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Decreti sicurezza, l’appello di Orfini al Pd: “Se non si cancellano governo non vada avanti”

Il deputato del Pd, Matteo Orfini, in un’intervista a Fanpage.it chiede al suo partito di lanciare un ultimatum al Movimento 5 Stelle e di pretendere l’abolizione dei decreti sicurezza: “Io vorrei che il Pd dicesse che per noi per andare avanti con questa esperienza di governo il punto fermo è l’abrogazione dei decreti sicurezza. Se no non si va avanti”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il deputato del Pd, Matteo Orfini, torna a chiedere al suo partito di portare avanti la battaglia per la cancellazione dei decreti sicurezza voluti dall’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Orfini, intervistato da Fanpage.it, sostiene che i dem dovrebbe rivolgere un ultimatum agli alleati di governo: “Io vorrei che il Pd dicesse per noi per andare avanti con questa esperienza di governo il punto fermo è l’abrogazione dei decreti sicurezza. Se no non si va avanti”. Quello che dovrebbe fare il suo partito, spiega il deputato, è mettere i 5 Stelle di fronte a una presa di posizione netta: “Noi votammo il taglio dei parlamentari a cui avevamo sempre votato contro. Io mi aspetto che il Pd vada al tavolo di governo con il 5 Stelle e dica: o così oppure lasciamo stare. Chiedo al mio partito di porre questa come conditio sine qua no”.

Nel Pd sui decreti sicurezza, però, sembrano esserci “diverse linee”: “Credo sia una discussione semplice politicamente – sostiene l’ex presidente dem – noi abbiamo cacciato Salvini dal governo, non possiamo tenerci le leggi simbolo di Salvini. Quindi quelle leggi vanno cancellate, almeno nei loro aspetti fondamentali, sia per la parte che riguarda l’immigrazione sia per quella che riguarda l’ordine pubblico che sta producendo anche quella diversi problemi”.

Le aperture delle ultime oresono passi in avanti e questa è la dimostrazione che combattere serve sempre, però non sono sufficienti”. Il segretario dem, Nicola Zingaretti, ha spiegato che serve un compromesso con i 5 Stelle sui decreto Salvini: “Io – replica Orfini – suggerisco al segretario del partito di andarsi a rileggere il documento che ci fece votare in direzione quando decidemmo di fare il governo con il Movimento 5 Stelle, in cui il Pd poneva alcuni punti irrinunciabili che stavano sotto il termine discontinuità e tra quei punti c’erano una radicale inversione di tendenza sulle politiche di questo settore”.

Le modifiche ai decreti sicurezza, secondo molti, vengono rinviate a dopo il voto delle elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria per il timore che siano impopolari: “Io questa tesi non l’ho mai considerata accettabile politicamente, perché se una battaglia è giusta la si fa anche se è impopolare, ma in realtà non credo nemmeno sia così, noi abbiamo passato l’ultimo anno prima delle politiche a dire cose molto simili a quelle che diceva la destra sull’immigrazione e abbiamo perso le elezioni e gonfiato il voto alla Lega”. La maggioranza dovrebbe inoltre elaborare una nuova legge sull’immigrazione: “È già nel programma di governo, c’è il superamento della Bossi-Fini, tema importantissimo. Poi bisogna vedere cosa c’è scritto, quella legge va superata e bisogna scrivere una cosa migliorativa”.

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