"Ad un messaggio di ottimismo e di fiducia non rinuncio. Dico che vinceremo la battaglia. Abbiamo la volontà e la determinazione di andare fino in fondo. E non arretreremo di fronte a nulla". Sono queste le parole con cui il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris chiude una interessante intervista a Repubblica, rilasciata nella fase più acuta dell'emergenza rifiuti che in questi giorni sta tormentando la città. Una crisi che ha raggiunto proporzioni enormi con oltre 2000 tonnellate di rifiuti che giacciono nelle strade della città e (gli ormai quasi consequenziali) continui episodi di "vandalismo": strade barricate da cumuli di monnezza, roghi anche in pieno giorno e lanci di sacchetti contro i mezzi preposti alla raccolta.
In tal senso la richiesta di De Magistris al Prefetto è chiara e motivata "scorta armata ai mezzi di raccolta" mentre il Comune provvederà ad attivare una task force della polizia municipale che vigili su eventuali tentativi di incendio di cassonetti e rifiuti. Una scelta legata anche alla necessità di proteggere il nuovo "piano", ma anche alla volontà di mandare un segnale chiaro sia a "diversi ambienti che vogliono che Napoli resti sotto la spazzatura", sia a chi ha interesse a speculare sull'emergenza. A tal proposito il Sindaco mostra di avere idee chiare anche sui "mandanti" delle contestazioni "tutt'altro che spontanee":
I napoletani non sono così stupidi da appiccare i roghi che sprigionano pericolosissima diossina e trasformano i rifiuti normali in rifiuti speciali, allungando i tempi di raccolta. Soprattutto non scendono in strada incappucciati alle 6 del mattino quando c'è il cambio del turno di vigilanza. C'è chi in questi anni ha lucrato su assegnazioni di lavori, trasporti e disorganizzazione sistematica. Con il ciclo dei rifiuti che abbiamo impostato così come richiesto dall'Europa, tutto questo sparisce.
In questa analisi c'è spazio anche per due importanti considerazioni che chiariscono alcuni aspetti cruciali della questione. Innanzitutto circa il "fallimento" del piano per liberare Napoli in 5 giorni, il Sindaco non ha dubbi nell'individuare la causa principale nel comportamento "contro la legge" del Sindaco di Caivano. Poi un significativo passaggio sul comportamento tenuto da Provincia e Regione da una parte ("volontà di collaborazione anche se non accettano di trasferire fuori provincia i rifiuti") e dall'altra da un Governo che ancora non ha approvato il decreto che consentirebbe di rasportare fuori Regione i rifiuti. Insomma, la strada sarà ancora lunga ma Napoli deve necesssariamente cominciare il "discorso differenziata", una prospettiva che De Magistris considera realistica: "Dopo la nostra delibera sulla differenziata siamo stati sommersi da migliaia di mail entusiaste dei cittadini. Sono ultra pronti per la differenziata. E per le isole ecologiche. E per la riduzione della plastica e degli imballaggi".