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De Luca sfida Fitto sui fondi per il Sud: “Se non li sblocca lo denuncio per abuso di potere”

Il presidente della Campania Vincenzo De Luca lancia un altro j’accuse al ministro Fitto, denunciando i ritardi sul Fondo Sviluppo e Coesione per la Campania e minaccia una denuncia per abuso di potere.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca punta ancora una volta il dito contro il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Raffaele Fitto:"Ieri abbiamo inviato per la terza volta la lettera al ministro per la coesione per chiedere di aprire il rapporto con la Campania sull'Fsc. Abbiamo fatto tutta la trafila che ci è stata chiesta, mesi perduti su burocrazia stupida e ora abbiamo scritto che se non avremo il finanziamento in un mese ci rivolgiamo alla magistratura sul ministro Fitto e il suo ministero", ha detto il governatore dem durante una diretta Facebook, dicendo che "viviamo una vita istituzionale dura nel dialogo con il Governo, che non ha capacità amministrativa e vive una delinquenza politica".

Da giorni De Luca denuncia i ritardi, ricordando che gli accordi di coesione il governo li ha già firmati per Liguria, Veneto, Emilia, Marche, Umbria, Lombardia, Piemonte, Lazio e che la sua Regione aspetta 6 miliardi di euro.

De Luca ha spiegato che in assenza di risposte la Campania sporgerà denuncia "per diffamazione e abuso di potere, perché pensano di poter ricattare questa Regione. Gli esponenti di questo Governo pensano di gestire le istituzioni sul territorio come farebbe una società privata, ma non va così, serve rispetto per i cittadini di ogni istituzione. I fondi del Fsc bloccati sono un danno per centinaia di comuni della Campania, in tutto parliamo di 6 miliardi di euro, su cui lavoriamo negli anni e dai quali abbiamo già deciso di distribuire 500 milioni per molti Comuni su sicurezza stradale, verde e cultura".

De Luca ha sottolineato anche che "c'è un altro ritardo nel rapporto con il Governo sui fondi dell'articolo 20 di legge dell'88 sull'edilizia ospedaliera. Abbiamo avuto l'ok nazionale del nostro piano tecnico, l'ok dal ministro della salute e ora il ministro ha inviato il programma della Regione al ministero dell'economia per la firma. Poi serve avere il visto della conferenza Regioni, parliamo di 1,5 miliardi di euro per tante opere nuove dal nuovo Santobono di Napoli, agli ospedali di Salerno, Giugliano e Nola. Tutto ancora paralizzato in una palude burocratica che questo Governo non riesce a prosciugare".

Il governatore ha criticato anche la decisione di centralizzare le zes: "viviamo la decisione del Governo – ha detto – di eliminare i responsabili delle zes locali, in Campania la zes ha funzionato meglio di tutti, ma dal 1 gennaio scompare la zes regionale, tutto è ricondotto alla zes nazionale. Ma ancora non ci sono i governanti della rete nazionale, di una struttura che deve avere 60 dipendenti, 4-5 dirigenti che dovrebbero seguire le pratiche delle imprese che vogliono insediarsi nel Sud. E' l'ulteriore prova di un Governo che sta calpestando il Sud e il suo futuro".

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