Ddl Zan, Senato boccia anche la sospensiva con un solo voto di scarto: continua esame in Aula
Il Senato ieri ha respinto le pregiudiziali di incostituzionalità sul ddl Zan, che erano state presentate da Lega e Fratelli d'Italia, e questa mattina è toccato alla richiesta di sospensiva del centrodestra, che è stata poi bocciata per un solo voto di scarto. Ieri le pregiudiziali erano state invece respinte con 12 voti di distacco: 136 voti a favore del ddl, 124 contrari e 4 astenuti. Molti gli assenti ingiustificati oggi: 3 senatori della Lega, 4 di Forza Italia e 5 del Movimento 5 stelle, che non hanno quindi partecipato al voto per la sospensiva, a scrutinio palese. Al completo invece Pd, Italia viva, Autonomie e Fratelli d'Italia. I no questa mattina sono stati 136 contro 135. Pallottoliere alla mano tra i favorevoli alla sospensione sarebbero mancati 7 voti, mentre tra i contrari ne sarebbero mancati 5 (quelli appunto del M5s).
Subito dopo è iniziata la discussione generale sul provvedimento contro l'omofobia, ed è partito l'ostruzionismo da parte dei senatori di Fratelli d'Italia. Dopo uno stop per la votazione dei due componenti del consiglio di amministrazione della Rai la discussione riprenderà nel pomeriggio.
Il senatore Claudio Barbaro spiega: "L'orientamento di Fratelli d'Italia su questo provvedimento è di chiara e netta opposizione a un provvedimento che noi, come gruppo, riteniamo liberticida. A me spetta l'onore e, in parte, anche l'onere – perché è una responsabilità importante – di iniziare il lungo elenco degli interventi di Fratelli d'Italia. Anzi, non è un elenco; è la presa di posizione di tutto il gruppo Fratelli d'Italia, che interverrà per intero sul provvedimento. Inizio questa maratona sul provvedimento a cui – ripeto – ci contrapporremo in maniera ferma, decisa e soprattutto motivata. Questo è l'orgoglio che ci permetterà di rappresentare ai nostri elettori e a tutto il popolo italiano la posizione di Fratelli d'Italia sul provvedimento".
Conte continua a non rispondere sul ddl Zan
Interpellato dai microfoni di Fanpage.it Giuseppe Conte non si esprime sul ddl Zan. Il leader in pectore del M5s non chiarisce insomma se è a favore delle modifiche proposte da Italia viva o se il M5s intenda difendere fino alla fine la legge così come è. Anche nel giorno in cui il testo approda nell'aula del Senato, a margine dell'inaugurazione dell'evento "Vino x Roma", Conte decide di non rispondere ai giornalisti: "Dichiareremo su tutto" assicura. Nei prossimi giorni Conte vedrà con Beppe Grillo per chiudere la trattativa sul nuovo statuto del Movimento, ma non indica una data precisa.