Ddl Zan, Salvini avverte Letta: “Troviamo accordo prima che il testo arrivi in Aula o finisce male”
Il leader della Lega Matteo Salvini avverte il segretario del Pd Enrico Letta: se non vorrà trattare sul ddl Zan, arrivando a un compromesso, la legge potrebbe naufragare definitivamente: "Propongo a Enrico Letta, per l'ennesima volta, una mediazione come chiesto anche dalla Santa Sede. Vediamoci martedì, prima che il testo arrivi in Aula, per togliere i punti critici degli articoli 1, 4 e 7. Se Letta non accettasse, la legge Zan finirebbe male e tutta la responsabilità cadrebbe sulle spalle del Pd".
Proprio martedì 20 luglio infatti, alle ore 12, scadrà il termine per la presentazione degli emendamenti al ddl contro l'omotransfobia: in base al numero delle proposte di modifica presentate dai gruppi si stabilità la tempistica dell'esame in Assemblea. Servirà comunque una nuova riunione della Conferenza dei capigruppo per redigere il nuovo calendario. Il capogruppo di Fdi, Luca Ciriani, ha già annunciato la presentazione di un centinaio di emendamenti da parte di Fratelli d'Italia. In questo modo sarà inevitabile un rinvio a settembre.
Nella mediazione proposta dalla Lega salterebbe il riferimento all'identità di genere, l'articolo che punirebbe l'istigazione alla violenza (non si parla della semplice propaganda di idee, perché questa non è prevista dalla legge firmata da Alessandro Zan), e la Giornata contro l'omotransfobia, che potrebbe essere celebrata nelle scuole.
Anche ieri Salvini aveva lanciato il suo monito: "Sul Ddl San aspetto una telefonata di Letta", auspicando che il confronto avvenga "prima di andare allo scontro in Aula", e che il segretario Dem "raccolga l'invito al dialogo, non tanto di Salvini quanto del Papa, e quindi si tolga dal testo quello che divide: gender nelle scuole e la censura della libertà di opinione e di parola. E approviamo delle pene pesanti per chi offende e discrimina. Se così non fosse se volesse andare allo scontro, vuol dire che sarà lui ad affossare la sua legge".
Anche Matteo Renzi è alla ricerca di un accordo, in linea con Matteo Salvini: "Io non sono né con Conte né con Salvini. Non siamo amici della Lega, abbiamo detto che sul ddl Zan occorre trovare un compromesso perché altrimenti non ci sono i numeri per approvarlo, e perché questa legge passi io sono pronto a fare di tutto. Oggi molti senatori e senatrici del Pd stanno cercando di persuadere gli altri colleghi ad accettare un compromesso: se sarà così ci saranno emendamenti condivisi e nel giro di poche ore il ddl Zan diventa legge", ha detto ieri a Sky Tg24.
Ma il segretario del Pd fino ad ora è sembrato irremovibile, e intende difendere la legge così come è, rischiando il tutto per tutto in Aula, sfidando anche i franchi tiratori, che con il voto segreto potrebbero dire no alla legge contro l'omotransfobia.
Scontro Salvini-Letta anche sul green pass
Oggi il leader della Lega ha detto di essere contrario all'imposizione di multe per gli esercenti e per il clienti che non rispettano l'obbligo del green pass: "No a multe e obblighi che non servono a nulla se non a complicare la vita agli italiani", ha detto arlando a Bassano del Grappa (Vicenza), per la raccolta firme per i referendum sulla giustizia.
"L'obiettivo è garantire i vaccini agli over 70 senza multare, punire e inseguire i ragazzi di 20-30 anni e hanno diritto al ritorno alla vita", ha ribadito. "La varante Delta è più contagiosa? Sì. Provoca più morti o ricoverati negli ospedali? No. Quindi no a multe e obblighi che non servono assolutamente a niente se non a complicare la vita degli italiani: mettiamo in sicurezza genitori e nonni e lasciamo liberi milioni di giovani".
"La salute degli italiani sta davanti a tutto, e la serietà nella gestione della vicenda è la cifra con la quale vogliamo operare e chiediamo al governo di operare", ha affermato ieri Enrico Letta, "sappiamo che questa è la linea di Draghi, Speranza, Figliuolo e degli organi tecnici, come dei cittadini italiani".
"Abbiamo fatto uno straordinario sforzo durante tutto il lockdown, lo stiamo facendo durante le vaccinazioni in corso, uno sforzo vincente, sarebbe davvero irresponsabile, buttare via questi sforzi con atteggiamenti sconsiderati".
"Siamo davanti all'ultimo miglio, complesso per la vicenda delle varianti che obbliga a fare fronte a sfide anche nuove di cui non c'è evidenza. Invito tutti – ha aggiunto il leader dem – a non avere atteggiamenti irresponsabili, per due o tre voti in più"