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Ddl Zan, ultime notizie sul disegno di legge

Ddl Zan, Senato respinge pregiudiziali di incostituzionalità presentate da Lega e FdI con 136 no

La presidente del Senato Elisabetta Casellati, ascoltando la richiesta del presidente della commissione Giustizia Ostellari (Lega), ha disposto la sospensione della seduta, durante la quale sarebbe dovuta partire la discussione generale sul ddl Zan contro l’omofobia, e ha convocato la conferenza dei capigruppo, che dovrà valutare la possibilità di rinviare il testo in commissione, per l’ennesimo tentativo di mediazione.
A cura di Annalisa Cangemi
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AGGIORNAMENTO: Il ddl Zan contro l'omofobia approda in Aula, per l'inizio della discussione generale. Dopo un'ora di conferenza dei capigruppo l'esame del ddl va avanti. Il Senato ha respinto le questioni pregiudiziali di incostituzionalità presentate da Lega e Fratelli d'Italia contro il ddl. I voti contrari sono stati 136, i favorevoli 124, 4 gli astenuti. L'esame del provvedimento proseguirà domani dalle 9,30 alle 20 e giovedì dalle 9,30. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato alle 12 di martedì 20 luglio.

"Adesso riferisco in Aula il lavoro fatto in questi mesi. Dirò le cose come sono e confido ancora nella disponibilità al dialogo, non smetteremo mai di dire questo per dare al paese una legge migliore", ha detto il presidente della Commissione Giustizia del Senato, il leghista Andrea Ostellari, al termine della riunione della commissione che era stata confermata per le 15, prima di recarsi nell'Aula Palazzo Madama. "La via maestra è capire se c’è questa disponibilità, poi i tempi sono molto ragionevoli. In un paio di settimane si riuscirebbe ad avere un testo votato, modificato, condiviso e pronto per essere votato dalla maggioranza" ha ribadito Ostellari.

Intanto Lega e Fratelli d'Italia hanno chiesto al presidente Ostellari, nonché relatore del ddl Zan, di chiedere in Aula il rinvio del testo in commissione. I numeri per approvare la legge sono ballerini, anche a causa dell'assenza di alcuni parlamentari: 3 i senatori assenti nelle fila di Italia Viva e 1 del Pd, mentre tra i Cinque Stelle gli assenti sarebbero 9, ma nessuno di loro, fanno sapere dal M5s, sarebbe assente per motivi politici.

"Vorrei dare alcuni chiarimenti – ha detto Ostellari nel suo intervento – Qualcuno insiste con dire che il ddl Zan è stato bloccato in commissione per 9 mesi, ma questa narrazione non è reale. Il provvedimento era diverso alla Camera, il primo incardinamento in commissione è stato a ottobre 2019, per poi essere approvato a Montecitorio il 4 novembre 2020. Al Senato alla commissione è arrivato il 5 novembre. La prima richiesta di calendarizzazione è arrivata solo a gennaio 2021. Ad aprile è avvenuto un fatto, e cioè c'è stata una lettera inviata da me alla presidente del Senato nella quale di dava atto della presenza di altri ddl, che dovevano essere congiunti, perché riguardavano la stessa materia. Questa richiesta è stata evidenziata a lei presidente il 7 aprile 2021, dopo che questo problema tecnico era stato evidenziato dal sottoscritto per 8 volte ai capigruppo della commissione. Dopo la risposta della presidente è arrivata il 13 aprile 2021. Il 28 aprile 2021 questo testo è stato messo nel calendario della commissione. Sono state fatte richieste di congiunzione del nuovo testo a firma Ronzulli, nel mese di maggio sono state fatte sette audizioni con 60 persone audite. Sono stati meno di tre mesi. Attraverso le audizioni di persone, associazioni, magistrati, costituzionalisti, educatori, professori, abbiamo sentito persone che non erano state sentite alla Camera, abbiamo compreso che ci sono non dei motivi ideologici, ma ci sono evidenti problemi di ordine tecnico-giuridico". 

"Si concentrano sull'articolo 1, 4 e 7. Noi abbiamo aperto il dibattito, grazie a questo lavoro. È arrivata anche una nota verbale della Santa Sede, che evidenzia sempre i medesimi nodi giuridici, non ideologici. Pur di trovare una soluzione abbiamo fatto anche un tavolo politico, con le forze di maggioranza che compongono questo governo. Sono pervenute delle proposte emendative da Lega, Forza Italia e Italia viva. Ho potuto lavorare su un'ipotesi di mediazione, che tiene conto anche di quello che avevamo sentito durante le audizioni. La senatrice De Petris mi ha suggerito di procedere al deposito di quella proposta di mediazione, illustrandola in commissione. Parte da un passo in avanti che tutti i gruppi hanno dimostrato: si prende il testo Zan come testo base, e si fanno tre modifiche. Questa è la strada, anche se qualcuno le ritiene troppo invasive. Certo che siamo uno stato laico, ma il tema è verificare se quei problemi di ordine giuridico li vogliamo risolvere oppure no". 

"È necessario, prima di procedere a votare, verificare se c'è la disponibilità politica al dialogo, che esiste a mio avviso nella maggioranza. Noi come commissione sono meno di tre mesi che lavoriamo su questo procedimento. La invito presidente a convocare una conferenza dei capigruppo per valutare se c'è la disponibilità a continuare il dialogo iniziato a quel tavolo politico, per arrivare in 15 giorni a un testo condiviso, migliore, senza le criticità sollevate da molti".

La presidente del Senato Casellati ha risposto positivamente alla richiesta di Ostellari: "Alla luce di quanto ha detto sospendo la seduta e convoco immediatamente la capigruppo". Contro la richiesta di sospensione dell'Aula si è espresso il Pd con il senatore Franco Mirabelli, e la senatrice De Petris. L'Aula si accende, è subito bagarre. "Lei non lo deve consentire", urla in Aula il senatore di Leu Pietro Grasso, rivolgendosi alla presidente Elisabetta Casellati. "Non voglio un clima da stadio", ha tuonato la presidente del Senato.

"Lei ha ragione a chiedere di non essere esasperati, ma all'esasperazione porta un presidente di commissione che ci ha impedito la calendarizzazione. Non posso parlare, ci sono solo fischi", ha detto urlando la senatrice del M5s Alessandra Maiorino. "Una mediazione sarebbe possibile se chi vuole mediare fosse davvero interessato ai diritti delle persone. Così non è. La Lega ha sempre negato che esista un problema di omotransfobiaAgli atti c'è una commissione Giustizia calpestata nelle sue prerogative. La prego di consentire l'avvio della discussione generale sul ddl Zan", ha detto la senatrice pentastellata.

"Il gruppo di FdI è molto sereno, prendiamo atto della sua cortesia, nei confronti del collega del Pd che ha chiesto di intervenire quando lei aveva già sospeso la seduta – ha detto La Russa (FdI) Si tratta solo di bandierine ideologiche. Qui stiamo discutendo unicamente dell'opportunità o meno di convocare una capigruppo. La riunione dei capigruppo è la stessa che ha deciso sulla calendarizzazione. La prego presidente Casellati di riconfermare la sua decisione. È un atto di cortesia istituzionale".

"Avevamo già deciso di convocare una capigruppo alle 15 di oggi per capire lo stato dell'arte del ddl Zan, ma poiché alla stessa ora è stata convocata la commissione Giustizia ho detto che la avrei rinviata quindi la polemica è assolutamente pretestuosa perché era già stata annunciata nella chat dei capigruppo la mia volontà", ha ribadito Casellati.

"Una mediazione non è ostruzionismo, ma vera tutela dei diritti", ha commentato la senatrice azzurra Bernini. "Abbiamo il dovere in conferenza di capigruppo di verificare se c'è la possibilità di fare un percorso insieme per tutelare persone che soffrono. Noi come Iv proporremo le nostre soluzioni in conferenza dei capigruppo", ha concluso Davide Faraone, presidente dei senatori di Iv.

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