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Ddl Zan, ultime notizie sul disegno di legge

Ddl Zan, Marcucci a Letta: “Modifichiamo legge per evitare incidenti, no a feticci elettorali”

Il senatore del Pd, Andrea Marcucci, chiede al segretario dem Enrico Letta di accettare qualche piccola modifica al ddl Zan contro l’omotransfobia per evitare di affossare la legge: “Voglio che si evitino incidenti, preferisco di gran lunga una buona legge che fa fare un passo avanti all’Italia che un feticcio programmatico da esibire in campagna elettorale”. L’avversario, per l’ex capogruppo Pd, sono la Lega e Salvini, che vogliono “lasciare l’Italia perennemente in una sorta di medioevo dei diritti”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il senatore ed ex capogruppo del Pd, Andrea Marcucci, ha suggerito al segretario dem Enrico Letta di concordare qualche piccola modifica per approvare il ddl Zan contro l'omofotransfobia. Intervistato da Fanpage.it, Marcucci spiega che l’apertura alle modifiche serve per approvare “una legge sui diritti importantissima: voglio che si evitino incidenti, preferisco di gran lunga una buona legge che fa fare un passo avanti all’Italia, che un feticcio programmatico da esibire in campagna elettorale”. Secondo il senatore dem il suo partito può concordare una linea comune con M5s, Iv e Leu: “L’avversario  insidioso è la Lega che vuole in tutti i modi affossare la legge. L’obiettivo di Salvini resta quello: lasciare l’Italia perennemente in una sorta di medioevo dei diritti”. Secondo Marcucci “se tutti i partiti che hanno approvato il ddl Zan alla Camera si mettono d’accordo, i voti ci sono anche al Senato”. Sulle modifiche Marcucci non ha dubbi: il Pd non deve accettare la proposta di Ostellari ma trovare l’intesa su altri punti da cambiare.

Lei ha chiesto di modificare il ddl Zan: sono molti i senatori del Pd che, come lei, sono contrari alla linea ‘dura’ di Letta?

Non si tratta di essere favorevoli o contrari a Letta. Per quanto mi riguarda, io sono a favore di una legge sui diritti che ritengo importantissima, voglio che si evitino incidenti. Preferisco di gran lunga una buona legge che fa fare un passo avanti all’Italia, che un feticcio programmatico da esibire in campagna elettorale.

Secondo Zan il voto segreto al Senato potrebbe al contrario favorire il ddl, perché ci sarebbero alcuni senatori del centrodestra favorevoli alla legge così com’è. Perché non difendere fino alla fine un testo già frutto di una lunga mediazione?

Sono d’accordo con lei, ma in Parlamento bisogna sempre stare attenti ai numeri. Italia Viva ha aperto una breccia e, dopo aver approvato il testo alla Camera e al Senato in commissione, ha presentato emendamenti. Io dico a tutti i gruppi che hanno reso possibile il passaggio del testo a Montecitorio di concordare una linea comune anche a Palazzo Madama. L’avversario insidioso è la Lega che vuole in tutti i modi affossare la legge.

Modificare il ddl vuol dire tornare alla Camera: non si rischia di affossare la legge o, comunque, di ritardare eccessivamente la sua approvazione?

Parlo di linea comune a chi ha a cuore il destino della legge. In vista c’è un pericolo, affrontiamolo insieme, senza fare favori alla destra. Io sono stato un ‘feroce’ difensore delle unioni civili, lo sono anche del ddl Zan.

Secondo lei perché Renzi vuole arrivare a tutti i costi a un accordo con la Lega? È solo un modo, come dicono molti suoi detrattori, di far pesare ancora una volta i voti dei senatori di Italia viva, intestandosi eventualmente una legge su un tema importante come quello dei diritti?

Penso di aver già risposto, con la filiale italiana di Orban non è possibile nessun gioco di sponda. Mesi fa io aprí a modifiche al ddl Zan e dal centrodestra venne un silenzio eloquente. L’obiettivo di Salvini resta quello: lasciare l’Italia perennemente in una sorta di medioevo dei diritti.

E cosa pensa dello scontro Renzi-Ferragnez: ritiene opportuno che il dibattito sulla legge Zan venga affrontato anche su piattaforme social da persone con milioni di follower?

Sono un liberale, è giusto che tutti esprimano le loro opinioni. Fedez si spende per l’approvazione di una legge, bene, ma i regolamenti parlamentari non possono essere ignorati da chi quella legge poi la vuole votare.

Le modifiche da apportare sono quelle proposte da Ostellari? Il Pd non rischia di cedere alla Lega su una battaglia politica fondamentale?

Assolutamente no. Le modifiche proposte da Ostellari creerebbero un pantano alla Camera e rafforzerebbero il tentativo di annullare la legge. I gruppi parlamentari che hanno approvato in prima lettura il ddl Zan si siedano ad un tavolo, analizzino i rischi e concordino una strategia comune per garantire il passaggio anche al Senato.

Quali sono le modifiche che andrebbero approvate, secondo lei?

Lo decideranno i capigruppo dei partiti che le ho detto, se ci siano o meno dei punti da calibrare meglio, per minimizzare i rischi.

Si può davvero rinunciare, in una legge contro l’omotransfobia, all’identità di genere e alla tutela delle persone trans come dicono alcuni suoi colleghi?

Le rispondo in modo secco: no, non è possibile rinunciarci in alcun modo. I fatti di cronaca, purtroppo anche delle ultime ore, ci dicono che il ddl Zan è urgente.

In queste ore è in corso qualche trattativa o discussione per arrivare a un accordo dell’ultima ora? Ci sono concrete possibilità di trovare l’intesa?

Io sono ottimista fino a prova contraria. Se tutti i partiti che hanno approvato il ddl Zan alla Camera, si mettono d’accordo, i voti ci sono anche al Senato.

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