Ddl Zan, la provocazione di FdI: chiede di votarlo subito, per il Pd è un “tranello per affossarlo”
Ancora nessuna data per la discussione in Senato del ddl Zan sull’omotransfobia. “Il Senato si esprima rispetto al fatto che il disegno di legge Zan è importante o non lo è più, se mai lo è stato”. Le parole sono quelle del senatore Luca Ciriani che con il gruppo di Fratelli d’Italia ha chiesto di inserire nel calendario dei lavori del Senato delle prossime settimane la discussione sul disegno di legge Zan. Il provvedimento è stato approvato dalla Camera a novembre 2020, mentre il Senato aveva iniziato a luglio di quest’anno la discussione sul ddl catalizzando per settimane l’attenzione dell’opinione pubblica. Questo però non è bastato a condurre la legge sino alla votazione: prima a causa degli emendamenti presentati dal centrodestra e dopo per la sospensione estiva dei lavori del Parlamento. Tuttavia, con la ripresa delle attività delle Camere, il ddl Zan non è stato calendarizzato preferendo rinviare la discussione a dopo le elezioni amministrative. Oggi, la proposta del senatore Ciriani di modificare il calendario dei lavori in Senato, inserendo l'esame del disegno di legge Zan, è stata respinta dall'Aula.
Ddl Zan, se ne parla dopo le amministrative
“Alcuni hanno ritenuto che questa nostra richiesta fosse una tattica parlamentare o una strumentalizzazione”, ha detto in Aula il senatore Ciriani. “In realtà – ha aggiunto – si tratta dell'esigenza di fare chiarezza politica: fino a poche settimane fa, prima che iniziasse la campagna elettorale per le elezioni amministrative, tutti i rappresentanti del centrosinistra ci dicevano che il disegno di legge Zan era urgentissimo. Adesso non lo è più. Fratelli d'Italia si è preso la responsabilità politica di dire al Parlamento e agli italiani che il disegno di legge Zan scompare dall'agenda politica del Parlamento italiano”. Lo stesso Alessandro Zan è intervenuto via Twitter dicendo l'obiettivo di Fratelli d'Italia sarebbe solo affossare il disegno di legge e assicurando: "In ottobre lo approveremo".
A rispondere dal Partito Democratico è stata anche Anna Rossomando: “Il collega di Fratelli d'Italia non abbia timore – ha detto – Noi lo porteremo in assemblea subito, immediatamente dopo l'approvazione dei provvedimenti da cui dipende l'ottenimento del Recovery Plan, e lo approveremo. Non si sbandierino vessilli che non appartengono, anche perché mi risulta che non sia ancora stata ritirata la richiesta del non passaggio agli articoli sul cosiddetto disegno di legge Zan. Chi ha parlato è quindi una forza che vuole affossare questo provvedimento”.
Da Fratelli d'Italia solo strumentalità politica sul ddl Zan
Anche la senatrice di Forza Italia Anna Maria Bernini ha ribadito l’impegno “di lavorare per la modifica del disegno di legge Zan. Nulla però ci impedirà di evitare che sia solamente una calendarizzazione frettolosa”. Parla di strumentalità politica, invece, Alessandra Maiorino dai banchi del Movimento 5 stelle: “Stupisce che la richiesta venga da una forza politica che non fa altro che accrescere pregiudizi e paure, sul green pass e sulla comunità LGBT che ora improvvisamente, invece, sembra sostenere. Ma è chiaro che è solo una strumentalità politica anche abbastanza meschina, trattandosi di libertà essenziali dell'individuo in entrambi i casi”. Per Italia viva, il vero discrimine è quello della campagna elettorale per le elezioni amministrative: “Siccome dobbiamo modificare e approvare il testo con la più ampia maggioranza possibile – ha detto il senatore Davide Faraone – credo sia opportuno riprendere la discussione del provvedimento Zan dopo le elezioni amministrative, così come tra l'altro abbiamo concordato in Conferenza dei Capigruppo. Tutto il resto è strumentalità”. A replicare per Fratelli d’Italia è stato Francesco Zaffini: “La posizione di Fratelli d'Italia è assolutamente chiara e non cambia e credo che questo sia incontrovertibile – ha detto – Se la vostra è altrettanto chiara, perché questo provvedimento è sparito dal calendario dei lavori parlamentari e perché questo avviene a tre settimane dal voto amministrativo? Avete forse paura dei riflessi di questo tema sul voto amministrativo?”.