Ddl Zan, i numeri in Senato: l’incognita del voto a scrutinio segreto
Per quanto riguarda la calendarizzazione, i numeri per portare in Aula il ddl Zan il 13 luglio non mancano. Ma la situazione è diversa per quando il disegno di legge dovrà essere votato in Senato a scrutinio segreto. Sulla carta i numeri ci dovrebbero essere: 168 a favore e 151 contrari. Ma appunto, la votazione sarà a scrutinio segreto e ci potrebbero quindi essere delle sorprese. È possibile che tra i senatori del Partito democratico ci possa essere qualche voto in dissenso tra i senatori cattolici. Ma non solo: non è ancora del tutto chiara la posizione di Italia Viva, tra cui ci potrebbero essere diversi parlamentari decisi a votare contro il ddl.
Per prima cosa bisognerà aspettare la riunione dei capigruppo prevista per il 30 giugno, convocata dal leghista Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama e relatore del testo: sarà una prima occasione di confronto per capire gli animi. Se il sostegno dovrebbe arrivare senza problemi dall'intero gruppo di Liberi e Uguali, abbiamo visto che per le altre forze di centrosinistra non è così. C'è poi la questione del Movimento Cinque Stelle, attualmente impegnato negli scontri interni e nei dissidi sulla leadership. Alcuni senatori pentastellati potrebbero utilizzare il voto sul ddl per esprimere il loro dissenso verso il partito. È comunque vero che all'interno del Movimento alcune voci hanno espresso dei dubbi anche nel merito del disegno di legge.
Non ci dovrebbero essere invece sorprese per quanto riguarda il centrodestra, che ha sempre contestato il provvedimento in modo univoco. Anche se è vero che, nonostante le critiche che sono sempre arrivate contro il ddl da Lega e Fratelli d'Italia, Matteo Salvini sta cercando il confronto con i dem. E in Forza Italia ci sarebbero alcuni parlamentari, anche se con delle modifiche, pronti ad approvare il ddl Zan.