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Ddl sul biotestamento al vaglio della Camera: difesa della vita o limitazione della libertà personale?

Il disegno di legge sul biotestamento è in queste ore al vaglio della Camera che, invertendo l’ordine del giorno, ha deciso di esaminare il testo del ddl oggi.
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testamento biologico

Ritorna  in queste ore sui banchi della Camera il ddl sul testamento biologico, meglio conosciuta come legge Calabrò. La Camera ha difatti approvato l'inversione dell'ordine del giorno  proposto dall'UDC e sta portando avanti l'esame del testo del ddl per emendamenti. Il testo del ddl sul biotestamento, avversato da Roberto Saviano e Beppino Englaro è  tra i temi eticamente caldi per l'opinione pubblica. Fu approvato al Senato due anni fa, il 26 marzo del 2009,  e  da allora ha subito alcune modifiche, soprattutto in commissione Affari Sociali dove il testo è stato vagliato nel marzo scorso.

Tra i nodi cruciali del decreto, la cui denominazione completa è "Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e dichiarazioni anticipate di trattamento", c'è sicuramente la questione "Alimentazione e  idratazione". Secondo il disegno di legge, disposizioni in tal senso non possono essere formalizzate anticipatamente perché l'alimentazione e l'idratazione non rappresentano terapie, bensì sostegno vitale.  Il ddl, rispetto al testo venuto fuori dalla discussione in Senato, è stato modificato anche per ciò che concerne i pazienti interessati da tali disposizioni preventive. Disposizioni che riguardano non soltanto i pazienti in stato vegetativo ma anche coloro che si trovano "nell'incapacità permanente di comprendere le informazioni circa il trattamento sanitario e le sue conseguenze".

La discussione in Aula è stata anticipata da una lettera che il Presidente del Consiglio Berlusconi avrebbe inviato una lettera ai deputati del suo schieramento, invitandoli a partecipare e a votare una legge che "sta molto a cuore" al Presidente: "Nel nostro partito, che rispetta profondamente le libere convinzioni di ciascuno esistono sensibilità diverse su questo tema e non è mia intenzione chiedere che queste convinzioni personali siano sacrificate o compresse. Credo però che il lungo lavoro sul testo di legge abbia portato a un risultato largamente condivisibile di sintesi e mediazione alta. […]Noi liberali, cristiani, socialisti, riformisti, credenti di fedi diverse e non credenti noi moderati, insomma, siamo convinti che la libertà, bene prezioso, non possa arrivare a negare la vita".

Di tutt'altro avviso, invece, l'Associazione Luca Coscioni, quella della discussa campagna "Lasciatemi morire in pace" che vede nel disegno di legge un ulteriore elemento di differenziazione dell'Italia in Europa, oltre che uno strumento di chiara limitazione della libertà del singolo. Pertanto ha organizzato per oggi un sit in di protesta davanti Montecitorio. Queste le considerazioni che si leggono in proposito sul sito dell'Associazione: "finirà con l’essere la pietra tombale della libertà e dell’autodeterminazione del cittadino".

Il PD non ci casca e ritiene l'inversione dell'odg una manovra della maggioranza per spostare l'attenzione dai temi infuocati della campagna elettorale, così ha commentato la decisione di esaminare il testo del ddl Dario Franceschini, del PD: "Portate prima di tutti gli altri il tema che più di qualsiasi altro per la sua profondità incide nelle coscienze di ciascuno e lo trasformate con cinica strumentalità in un argomento utile a spostare altrove i riflettori."

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