Ddl Concorrenza, cosa c’è nella bozza in arrivo in Cdm: novità per autostrade, dehors e taxi abusivi
Cresce l'attesa per il ddl Concorrenza, il provvedimento che l'Unione europea ha richiesto al governo italiano tra le misure all'interno del Pnrr. Il disegno di legge sarebbe dovuto approdare in Consiglio dei ministri lo scorso lunedì, ma poi alcune tensioni attorno alla riforma delle concessioni autostradali tra il ministero guidato da Raffaele Fitto e quello di Matteo Salvini hanno fatto slittare il via libera.
Il provvedimento, salvo imprevisti, dovrebbe arrivare in Cdm venerdì prossimo. Come si legge dalla bozza circolata in queste ore e che Fanpage ha potuto visionare, il decreto punta a "rimuovere "gli ostacoli regolatori, di carattere normativo e amministrativo, all'apertura dei mercati", a "promuovere lo sviluppo della concorrenza" e a "garantire la tutela dei consumatori".
In totale si compone di 32 articoli che spaziano dalle norme in materia di taxi abusivi alle autostrade, dalla lotta alla shrinkflation alla proroga per i dehors. Vediamole nel dettaglio.
Cosa prevede la riforma delle concessioni autostradali
All'interno della bozza, 17 articoli sono dedicati al riordino delle concessioni autostradali che "saranno aggiudicate tramite procedure di evidenza pubblica, salvo nei casi in cui si proceda ad affidamento diretto da parte del Mit a società in house costituita ad hoc interamente controllata dal Mef e soggetta al controllo del Mit o una società diversa, anche appositamente costituita, che consenta al ministero di affidare le concessioni relative ad autostrade che interessano una o più regioni a società in house di altre amministrazioni pubbliche, anche appositamente costituite".
Sul tema il ministro per gli Affari regionali e il Pnrr avrebbe premuto per un confronto con Bruxelles, dopo le preoccupazioni sollevate dalla Commissione europea i merito all'impatto che le misure potrebbero avere sulle casse dello Stato. Dall'altra parte invece, il ministero delle Infrastrutture di Salvini vorrebbe riformare il sistema delle concessioni in maniera profonda, prevedendo un maggiore controllo da parte dello Stato che, al contrario di quanto accade oggi, incasserebbe direttamente i pedaggi al posto del concessionario, a cui verrebbe corrisposto un canone per la manutenzione.
Lotta alla shrinkflation: etichetta ad hoc a tutela dei consumatori
Una parte del provvedimento riguarda il contrasto alla shrinkflation, una pratica commerciale messa in atto da alcune aziende che rimpiccioliscono – in inglese to shrink significa ridurre – le dimensioni o la quantità del loro prodotto che però viene venduto allo stesso prezzo e all'interno dello stesso packaging. Un esempio, per capirci meglio, è quello dei pacchetti di snack come le patatine: negli anni i consumatori hanno visto, in alcuni casi, ridursi progressivamente le quantità dell'alimento venduto all'interno di confezioni che nel frattempo, sono rimaste, per dimensioni, identiche alle originali.
Il ddl prevede che chi attua tale pratica sarà tenuto a comunicarlo ai clienti con un’etichetta ad hoc. In particolare, i consumatori dovranno essere informati "dell’avvenuta riduzione della quantità e dell’aumento del prezzo in termini percentuali tramite l’apposizione nella confezione di vendita di una specifica etichetta con apposita evidenziazione grafica" per almeno sei mesi dalla riduzione di quantità.
Per bar e ristoranti dehors prorogati fino al 2025
Il decreto delega il governo ad adottare nel giro di un anno un decreto legislativo che si occupi di disciplinare i dehors, gli spazi all'aperto di bar e ristorati. Nel frattempo, le autorizzazioni ancora attive vengono prorogate fino alla fine del 2025 e "fino alla data di entrata in vigore delle disposizioni di riordino della materia ai sensi del medesimo decreto legislativo".
Le norme sulle scatole nere delle assicurazioni
Altre novità riguardano le scatole nere, i dispositivi inseriti all'interno dei veicoli e che registrano tutti i movimenti della vettura. Secondo quanto si apprende, il cliente potrà fare richiesta della propria black box nel momento in cui decida di passare da una compagna assicurativa a un'altra.
In particolare infatti, il testo vieta alle assicurazioni di impedire o limitare il diritto del cliente a disinstallare i dispositivi alla scadenza del contratto tramite clausole contrattuali. L'unico importo che potrebbe eventualmente richiesto al consumatore riguarderà l’impresa che si occupa della gestione del dispositivo, ma si tratterà comunque di un'una tantum e fino a un massimo di venti euro.
Nuova stretta per taxi e Ncc abusivi
Per taxi e Ncc non in regola il ddl prevede sanzioni più dure. Ad esempio, per chi non è iscritto al registro per le imprese esercenti le attività di trasporto pubblico non in linea, i provvedimenti che potrebbero scattare vanno dalla sospensione alla revoca del ruolo di conducenti.
Analogo discorso vale per il Noleggio con conducente, che vedrà un inasprimento delle multe già previste anche a seguito dell'allineamento delle sanzioni a quelle previste per i taxi abusivi.
Le novità per le start-up
Altre novità riguardano le startup innovative con norme che mirano, nelle intenzioni del governo, a fornire "un nuovo quadro normativo chiaro e favorevole, facilitando l'accesso ai finanziamenti e offrendo ulteriori incentivi fiscali".
Nello specifico, la qualifica di startup innovativa sarà valida per 60 mesi a partire non dalla sua creazione ma dalla registrazione presso le Camere di Commercio. Inoltre, il ddl introduce alcuni requisiti per le startup che dovranno essere ‘micro piccole o medie imprese' con un capitale minimo di 20mila euro.