video suggerito
video suggerito
Speciale Europa e Parlamento Ue

David Sassoli rinuncia al bis da presidente del Parlamento europeo, non correrà per la rielezione

Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, non si ricandiderà per un nuovo mandato. La decisione è arrivata per non spaccare la maggioranza Ursula.
A cura di Tommaso Coluzzi
49 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Niente bis per David Sassoli. Il presidente del Parlamento europeo rinuncia a ricandidarsi per essere rieletto a metà gennaio, quando si rivoterà a metà mandato. L'incarico, infatti, dura due anni e mezzo e all'inizio della legislatura europea era stato decisa la staffetta tra un esponente dei Socialisti e democratici (S&D), ovvero Sassoli, e uno del Partito popolare europeo (Ppe), i due gruppi più numerosi della cosiddetta maggioranza Ursula. Poi la candidatura dei popolari aveva cambiato le carte in tavola: la scelta è ricaduta su Roberta Metsola, maltese e fortemente conservatrice, con posizioni discutibili sull'aborto (che sull'isola è incredibilmente ancora illegale).

Il presidente del Parlamento europeo uscente ha spiegato in un tweet: "Ringrazio per le tante sollecitazioni, ma ho deciso di non ricandidarmi alla presidenza del Parlamento europeo. Il fronte europeista rischierebbe di dividersi, e sarebbe andare contro la mia storia, le nostre convinzioni, le nostre battaglie. Non posso permetterlo". I Socialisti e democratici non presenteranno perciò alcun candidato per l'elezione del prossimo presidente dell'Europarlamento. Oltre alla maltese Metsola del Ppe, in corsa ci sono Kosma Zlotowski per l'Ecr, i conservatori di cui fa parte Fratelli d'Italia, e Sira Rego per la Sinistra Gue.

Intervistato dal Corriere della Sera, Sassoli ha dettato la linea per i prossimi passi da fare dopo la sua uscita di scena dalla presidenza: "Indietro non si torna e la maggioranza deve dire che la stagione del rigore è definitivamente chiusa – ha spiegato – Ora tutti sembrano aver capito che questa è la grande partita per non lasciare alle future generazioni il peso di un fallimento e accompagnare la transizione". Si congratula con lui il suo segretario di partito, Enrico Letta: "Una scelta che ti fa onore – scrive il leader del Pd – La scelta di chi antepone l'interesse delle istituzioni alle proprie legittime ambizioni personali". Chissà che ora, per Sassoli, non si apra la strada verso un'altra presidenza: il Quirinale.

49 CONDIVISIONI
226 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views