Dario Fo ringrazia Grillo, ma rifiuta: “Non sono adatto al Quirinale”
Il premio Nobel, oggi nominato da Grillo come il suo favorito per il Quirinale, è ospite da Lilli Gruber a Otto e mezzo per discutere del successo ottenuto dal M5s alle elezioni. Spende buona parole per il leader e per tutti gli attivisti, compresi i candidati che ha conosciuto personalmente: "sono umili, hanno una gran voglia di apprendere. Le persone predisposte a mettersi in gioco ed imparare hanno grande considerazione". Inevitabile per la conduttrice chiedere considerazioni in merito agli insulti ed attacchi che il suo amico genovese riceve dastampa italiana e internazionale. Lo definiscono un clown e lui, con molta semplicità risponde: "Il mestiere del clown è serio. Un ruolo specifico di intelligenza e di forza. Shakespeare stesso dava un grosso peso agli attori che interpretavano clown. Non sono da disprezzare".
Poi Fo non nega un sostanziale ottimismo nei confronti della situazione politica che si profila, ovvero la convergenza in stile Sicilia del Pd nei confronti del MoVimento, pur precludendo alleanze programmatiche: "Non ci saranno alleanze. Per ogni singola proposta si predisporrano perché la scelta sia perseguita sulla base delle affinità con le prerogative del MoVimento. Grillo ci sta a mettere in scena un governo inedito. Naturalmente deve trovare la controparte predisposta: potrebbe diventare un buon incontro-scontro".
Poi si parla dell'argomento di giornata, ovvero l'endorsement del leader di Movimento a Dario Fo per la presidenza della Repubblica, primo atto vero cui il nuovo parlamento sarà chiamato. L'attore e critico ringrazia il comico genovese, ma si smarca da questa ipotesi, definendosi inadatto al ruolo che ha ricoperto lo stimato Napolitano sino ad ora:
Ringrazio Grillo per il gesto d'affetto, ma io non me la sento di sottoposrmi allo stress cui Napolitano si è sottoposto. Soprattutto non ne ho le capacità, se entrassi in quel contesto rischierei di fare casini, magari utili, però comunque non sarei in grado.