Dall’obbligo vaccinale per gli insegnanti alle discoteche ancora chiuse: i nodi da affrontare adesso
Con il nuovo decreto approvato la settimana scorsa dal governo, sono cambiate le regole per il Green Pass e per i parametri che stabiliscono il colore delle Regioni. Si è però deciso di rimandare una serie di decisioni: è infatti ancora aperta la questione dell'obbligo di vaccinazione per gli insegnanti, così come quella delle discoteche, per cui non si è ancora parlato di riapertura, ma allo stesso tempo non è ancora chiaro se verranno messi in campo ulteriori ristori. E anche sul Green Pass, il protagonista dell'ultimo decreto del governo, in realtà ci sono una serie di nodi ancora da sciogliere.
Sul provvedimento, infatti, è stato escluso un settore chiave, quello dei trasporti: mentre in un primo momento si parlava quasi con certezza dell'estensione del Green Pass anche a treni di lunga percorrenza, aerei e navi, tutto il comparto dei trasporti non è stato alla fine toccato dalle nuove regole. La questione, però, è tutt'altro che chiusa: se ne dovrebbe riparlare a breve, forse già questa prossima settimana, ed è probabile che al termine della stagione turistica le cose possano cambiare.
A settembre, inoltre, si tornerà a scuola. L'obiettivo principale per il nuovo anno scolastico è il rientro in classe in presenza e in questo senso è fondamentale che quanti più professionisti del mondo della scuola e ragazzi che possono farlo (dai 12 anni in su) siano vaccinati. Anche il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, ha invitato insegnanti e operatori scolastici a vaccinarsi in vista di settembre, ma di obbligo vaccinale ancora non si parla. Anche in questo caso, però, è possibile che la discussione sia solo posticipata. Se a settembre ci saranno ancora molti insegnanti o operatori scolastici senza copertura vaccinali, si potrebbe parlare di obbligo. Come del resto chiede l'Associazione nazionale presidi, sottolineando che se tutto il personale fosse vaccinato si potrebbe derogare ad alcune restrizioni, rendendo più semplice il ritorno in classe.
Infine, le discoteche: si tratta dell'unico settore ancora fermo, nonostante le pressioni da parte dei ministri del centrodestra, in particolare della Lega. Con l'aumento dei contagi e la diffusione della variante Delta, tuttavia, sembra sempre più improbabile una riapertura a breve termine.