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Dal Fisco più tempo per tasse e multe non pagate grazie alle rateizzazioni: cosa cambia

Nel nuovo anno il Fisco vuole concedere più tempo ai contribuenti per tasse e multe non pagate, tramite la divisione in rate. Vediamo che cosa cambia.
A cura di Giulia Casula
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Nel nuovo anno il Fisco vuole concedere più tempo ai contribuenti per tasse e multe non pagate. Per farlo l'Agenzia delle Entrate punta alle rateizzazioni.

La divisione in più rate sarebbe lo strumento più utile per spingere i cittadini a saldare i propri debiti, anche se con tempi molto lunghi. Inoltre, il sistema delle rateizzazioni permetterebbe allo Stato di non perdere troppe entrate, come avviene invece con le rottamazioni. 

Con quest'ultime infatti, il contribuente versa solo l'imposta dovuta, assieme alle spese procedurali e di notifica, ma qualsiasi interesse, sanzione o aggio vengono completamente stralciati.

Gli interessi e le sanzioni non recuperate tramite il sistema della rottamazione sono costate allo Stato circa un miliardo di euro. Secondo i numeri forniti dal Sole 24 ore, si stima che le rottamazioni abbiano permesso di raccogliere circa 7,2 miliardi nel 2023, che però sono scesi a 4,6 nel 2024.

Per questo motivo, per convincere i cittadini a saldare i propri debiti e salvaguardare il gettito, il Fisco pensa a intensificare una strategia, già intrapresa gli scorsi anni, basata sulla rateizzazione.

Già solo a fine novembre dello scorso anno, il carico di cartelle a rate superava i 33,3 miliardi di euro, anche se – va detto – si tratta di una piccola parte dell'attuale magazzino dei debiti fiscali, che ammonta a oltre 1.200 miliardi.

Cosa cambia per chi deve saldare un debito con il Fisco

Un segnale nella direzione di dare più tempo ai cittadini per chiudere i loro contenziosi è arrivato gli scorsi giorni, quando è stato pubblicato il decreto interministeriale nell'ambito della riforma fiscale attuata dal governo Meloni.

Il decreto è stato firmato dal viceministro dell'Economia Maurizio Leo e concede, a partire dal 1°gennaio 2025,  per contribuenti che non riescono a pagare i propri debiti una divisione in rate fino a 84 mensilità. Per accedere a questa opzione però, il debito non deve superare i 120mila euro.

In totale si tratta di sette anni di tempo, che si possono allungare fino a dieci, ovvero 120 rate mensili, se il contribuente è in grado di dimostrare che si trova in una situazione di difficoltà economica.

In questo caso non rileva il limite dei 120mila euro. Il debito quindi potrà essere superiore o inferiore, ma quello che è importante è che il contribuente fornisca la documentazione necessaria a provare che si trova in una condizione di disagio economico.

Per farlo, il Fisco terrà conto dell‘Isee familiare, in base al quale verrà calcolato il numero delle rate. Ma verranno considerati in situazione di difficoltà anche coloro che hanno perso la propria casa a causa di una calamità naturale (alluvione, terremoto, incendio eccetera).

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