Dal bonus sociale al bonus riscaldamento, tutti gli aiuti per luce e gas inseriti nel decreto Bollette
Il decreto Bollette è passato alla Camera, e ora manca solo l'approvazione del Senato perché diventi legge. È probabile che non ci saranno ulteriori modifiche al testo, che deve essere convertito entro il 29 maggio. Perciò, si può già confermare quali saranno le principali novità portate dal testo: prolungati bonus sociale per le famiglie e crediti d'imposta, lanciato un nuovo bonus riscaldamento che partirà a ottobre 2023. Come spesso accade, il decreto contiene alcuni provvedimenti che non hanno a che fare con il suo argomento principale: dalle attrezzature mediche per le Regioni alle novità sulla rottamazione quater, da una stretta parziale sui medici a gettone fino a un condono fiscale per chi non paga l'Iva. Ma la parte principale del testo è dedicata alle misure di sostegno a famiglie e imprese contro il caro bollette.
Bonus sociale per bollette di gas e luce 2023
Innanzitutto, si conferma il bonus sociale per bollette di gas e luce. La misura, introdotta dal 2021, viene prolungata anche per il secondo trimestre del 2023, quindi fino al 30 giugno. Il bonus porta a uno sconto in bolletta per le famiglie che hanno un Isee al di sotto dei 15mila euro. Per le famiglie con almeno quattro figli, il bonus è già prolungato fino al 31 dicembre 2023, e questa soglia è alzata a 30mila euro.
È utile ricordare che per avere il bonus sociale bollette non è necessario fare alcuna richiesta: è sufficiente aver presentato la Dichiarazione sostitutiva unica all'Inps e aver attestato così il proprio Isee. Nel testo è inserito anche il bonus per disagio fisico, rivolto a chi ha una grave malattia che prevede l'utilizzo di apparecchiature mediche con un alto consumo di elettricità: in questo caso, invece, bisogna presentare domanda al proprio Comune, presentando un certificato dell'Asl di competenza.
Da ottobre via al bonus riscaldamento
Da ottobre a dicembre 2023, è prevista la possibilità di un contributo per compensare le spese di riscaldamento. Il nuovo bonus riscaldamento è stato finanziato con un miliardo di euro nel decreto. Su questa misura non ci sono ancora dettagli precisi, dato che si delega a un successivo decreto dei ministeri competenti (Ambiente e Economia) di stabilire i criteri per assegnare questo bonus. Sarà poi Arera, l'autorità che si occupa di energia, a definire le modalità e la misura del contributo, sulla base dei consumi medi di gas.
Crediti d'imposta per le imprese, confermati ma dimezzati
Per le aziende vengono confermati alcuni crediti d'imposta, anche se vengono abbassati. Anche in questo caso, si parla di misure introdotte nel 2022. Nel dettaglio: gli sconti fiscali per le imprese energivore saranno pari al 20% delle spese effettuate per l'energia usata da aprile a giugno. Negli scorsi tre mesi, la soglia era fissata al 45%. Per tutte le altre aziende, cioè quelle che hanno contatori di energia elettrica con potenza pari o superiore a 4,5 kW e non sono energivore, il credito d'imposta è al 10%, contro il 35% precedente. Per quanto riguarda il gas, le imprese gasivore hanno uno sconto sulle tasse pari al 20% della spesa (era il 45%) per il gas utilizzato con scopi diversi da quelli termoelettrici, e lo stesso vale per le imprese non gasivore. I crediti si potranno usare o cedere entro il 31 dicembre 2023.