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Guerra in Ucraina

Dal blog di Beppe Grillo l’attacco a Zelensky: “Farà la fine di Saddam Hussein e Gheddafi”

Nel blog di Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 stelle, è stato postato un articolo firmato da un ex diplomatico e iscritto al Movimento. Il testo accusa tutti i leader occidentali di essere responsabili dell’escalation militare in Ucraina. Il presidente ucraino Zelensky viene definito “attore di cabaret”.
A cura di Luca Pons
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Sul blog di Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 stelle, è apparso un post firmato da Torquato Cardilli, ex ambasciatore italiano in pensione dal 2009 e iscritto al Movimento dal 2012. Il testo riguarda l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e attacca tutti i leader politici occidentali, incluso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Zelensky è un "attore di cabaret", ma deve "fare gli scongiuri"

"Come si fa a dare fiducia e credito a un capo di Stato che da un anno, collegato dal suo bunker, partecipa ad ogni consesso internazionale (Onu, G20, G7, Nato, Parlamento europeo e Parlamenti nazionali ecc.)", chiede Cardilli, condiviso da Grillo. Secondo l'ex diplomatico italiano, Zelensky "assiste impassibile" alla distruzione dell'Ucraina, "alla morte di una generazione di giovani, all’emigrazione di alcuni milioni di cittadini, alla disarticolazione totale delle infrastrutture".

In più, il post sul blog di Grillo sottolinea che Zelensky, "da consumato attore di cabaret" e "dimentico dei sacrifici del popolo ucraino", ha partecipato in videochiamata a eventi "i Grammy Awards 2022, e il convegno di Davos, a cui ha inviato la sua first lady per perorare aiuto dalla crema finanziaria e speculatrice mondiale". Infine, il presidente Ucraino ha anche "chiesto di apparire sul palcoscenico dell’Ariston, durante il festival di Sanremo".

Per Cardilli, bisognerebbe "consigliare" a Zelensky di "cominciare un rosario di scongiuri", considerando "la fine che hanno fatto capi di Stato che hanno concesso altrettante analoghe interviste in passato (Saddam Hussein, Gheddafi)".

Usa, Europa e Nato sono "inconscienti" che "allontanano la pace"

Nell'articolo condiviso sul blog di Beppe Grillo c'è spazio anche per attacchi agli altri leader politici occidentali: "Biden, Macron,  Sholz, Von der Leyen, Meloni, Stoltenberg, Metsola, Borrel". Questi e tutti i politici occidentali "si comportano da incoscienti: continuano ad insistere nell’inviare nuove armi super tecnologiche che allontanano la pace e non evitano ulteriori distruzioni", afferma il testo. Proprio ieri, il Parlamento italiano ha approvato il decreto legge sull'invio di armi all'Ucraina, mentre oggi la Germania ha dato il via libera definitivo alla consegna di carri armati pesanti a Kiev.

Insomma, l'accusa apparsa sul blog di Grillo è che i "politici occidentali" diano "spazio alle caste militari a scapito della diplomazia" e nascondano il fatto che "l’industria bellica gestita da veri e propri seminatori di morte è un maiale all’ingrasso". Per questo motivo, politici e industriali "già si preparano, come avvoltoi, con missioni ricognitive a prenotarsi per la spartizione della ricca torta della ricostruzione per centinaia di miliardi che sarà pagata dall’incolpevole cittadino europeo.

Putin ha commesso un crimine, ma criticarlo "serve a poco"

Per quanto riguarda il presidente russo, Vladimir Putin, sul blog è molto meno diretta l'accusa nei suoi confronti: "Serve a poco investire Putin con tutti gli improperi possibili per il crimine dell’aggressione, per le atrocità della soldataglia, per le stragi di innocenti", scrive Cardilli. La responsabilità per la continuazione della guerra viene data soprattutto a "Usa, Nato, Ue e governo italiano", colpevoli di una "continua escalation" che "porta inesorabilmente ad una nuova guerra mondiale":

Questi, infatti, non capiscono che "se il loro nemico numero uno fosse veramente ridotto alle strette, con le spalle al muro, prima di cedere, non esiterebbe a raccogliere la sfida dell’Ucraina e quella dell’alleanza occidentale", e come conseguenza allargherebbe "il raggio dei bombardamenti alla cieca ai Paesi europei".

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