Dal 10 marzo torna il consumo di cibo e bevande in cinema, teatri e stadi
Via libera al consumo di popcorn e bere birre durante gli eventi culturali e sportivi, al chiuso e all'aperto. Un ulteriore passo avanti verso la normalità. Dopo lo stop alle mascherine all'aperto scattato lo scorso 11 febbraio, e la ripartenza delle discoteche, ci saranno novità anche per la capienza degli stadi, che dovrebbe salire dal 50% al 75% dei posti disponibili da fine febbraio, per poi passare alla capienza totale. Successivamente si prevede il superamento dell'obbligo di mascherina al chiuso.
Dal 10 marzo, quindi prima del termine dello stato d'emergenza, sarà possibile consumare nuovamente cibi e bevande durante gli spettacoli al cinema e al teatro. La notizia è stata annunciata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa. La misura è contenuta in un emendamento al decreto Covid dello scorso 7 gennaio 2022, che è passato all'unanimità. Il divieto era stato introdotto a Natale, e la previsione era in teoria di mantenerlo fino alla cessazione dello stato d'emergenza, il prossimo 31 marzo.
"Un'altra buona notizia nel percorso graduale di ritorno alla normalità. Dal 10 marzo sarà nuovamente possibile consumare cibi e bevande anche in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati e in tutti i luoghi in cui svolgono eventi e competizioni sportive. È quanto, infatti, prevede l'emendamento al Dl1 appena approvato all'unanimità dalla Commissione Affari Sociali della Camera e su cui, in rappresentanza del Governo, ho espresso parere favorevole. Una risposta molto importante per alcuni dei settori tra i più colpiti in questi due anni di pandemia. Un nuovo segnale di ripartenza", ha detto il membro del governo.
"L'approvazione all'unanimità di un emendamento che darà possibilità a teatri, cinema, sale concerto e strutture per eventi sportivi dal 10 marzo di tornare a distribuire cibo e bevande, è un'ottima notizia", ha commentato il deputato di Italia viva Mattia Mor. "In questo modo – spiega Mor – si permette a queste strutture di tornare a lavorare a tempo pieno e agli utenti di poter avere esperienza piena. Siamo contenti di aver potuto contribuire a questo ulteriore passo verso il ritorno alla normalità".