Dai risparmi della Camera 40 milioni agli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Covid
Gli 80 milioni di euro risparmiati dalla Camera dei deputati andranno per metà alla ricostruzione delle zone terremotate del Centro Italia e per l’altra metà agli operatori sanitari, come gratifica per il lavoro svolto durante questi mesi di pandemia da Coronavirus. Attraverso due emendamenti alla legge di Bilancio, approvati in commissione, Montecitorio destinerà i suoi risparmi sia ai terremotati che agli operatori sanitari. Il questore Francesco D’Uva, primo firmatario dell’emendamento sul personale sanitario, sottolinea a Fanpage.it come si tratti di un “gesto concreto della Camera come istituzione per fare la propria parte nel dire grazie a uomini e donne che svolgono un ruolo chiave in questa pandemia”. A luglio era stato proposto di utilizzare gli 80 milioni risultanti come risparmi di Montecitorio proprio per questi due scopi: in quell’occasione vennero votati due ordini del giorno al decreto Rilancio che facevano prendere l’impegno che si è concretizzato con questi due emendamenti. La manovra, dunque, recepisce quanto previsto da quell’odg, sostenuto da tutte le forze politiche. L’emendamento alla legge di Bilancio sulle gratifiche degli operatori sanitari è stato presentato dai membri dell’ufficio di presidenza ed è a prima firma D’Uva. Quello sul terremoto è a prima firma di Simone Baldelli, di Forza Italia.
Gli emendamenti alla legge di Bilancio sui risparmi della Camera
Il primo emendamento approvato dalla commissione Bilancio è quello a firma Baldelli: si prevede di destinare un importo di 40 milioni “al Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate, per essere trasferito alla contabilità speciale intestata al commissario straordinario del governo per la ricostruzione dei territori interessati dagli eventi sismici” del centro Italia del 2016. L’altro emendamento destina 40 milioni di euro “ai fondi per gli incentivi del personale sanitario dipendente delle aziende o degli enti del Servizio sanitario nazionale direttamente impiegato nelle attività di contrasto all’emergenza epidemiologica da Covid-19, prioritariamente per la remunerazione delle prestazioni correlate alle particolari condizioni di lavoro”.
D’Uva a Fanpage.it: segnale di unità politica e istituzionale
Il questore della Camera e deputato del Movimento 5 Stelle, Francesco D’Uva, spiega a Fanpage.it perché si è deciso di destinare queste risorse agli operatori sanitari impiegati nell’emergenza Covid-19: “Destinare queste somme agli operatori sanitari che si sono spesi e si stanno spendendo senza sosta per tutelare la salute dei cittadini è una volontà condivisa da tutti i gruppi parlamentari per il tramite dei loro rappresentanti in Ufficio di Presidenza a Montecitorio”. D’Uva prosegue: “È un gesto concreto della Camera come istituzione per fare la propria parte nel dire grazie a uomini e donne che svolgono un ruolo chiave in questa pandemia senza la pretesa di essere chiamati eroi. Ma ritengo sia anche un segnale importante di unità politica e istituzionale: l'unico spirito possibile per affrontare una crisi di questa portata”.