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Da Soros alla carne sintetica, dai migranti a Vannacci: il ritorno di Matteo Salvini a Pontida

Matteo Salvini, dal palco di Pontida, dà in pasto ai suoi tutti gli argomenti del suo repertorio: tornano Soros, l’Islam e la carne sintetica. Restano i migranti, con tanti “bacioni” a Richard Gere.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Prima il ricordo di Roberto Maroni, con commozione, e Silvio Berlusconi, con rispetto. Poi un immediato affondo, con riferimento alla festa di ieri sera per i giovani sostenitori della Lega: "Con noi al governo non ci sarà mai lo Stato spacciatore, la droga è merda". Matteo Salvini, dal palco di Pontida, a casa sua, va a braccio. Dopo aver presentato l'amica Marine Le Pen, salta da un argomento all'altro con una rapidità impressionante, per dare al suo pubblico tutto ciò che si aspetta. Chiede il ritorno all'elezione da parte dei cittadini delle province, perché "Renzi ha fatto una delle sue stupidaggini". Il leader della Lega è sicuro: "Siamo destinati a vincere". Nei prossimi mesi "siate attenti e vicini" e "non vi fate condizionare". Poi manda un messaggio a Forza Italia sulla tassa sugli extraprofitti delle banche: "Non torneremo indietro".

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"Libertà di pensiero e di parola per tutti, di scrivere e leggere libri anche per un generale che ha combattuto in giro per il mondo – dice Salvini difendendo ancora Vannaccil'amore non è e non sarà mai una questione di Stato, evviva il diritto di amare sempre e comunque, l'eterosessualità e l'omosessualità sono normalità". E attacca: "Rivendico senza pride e carrozzoni il diritto alla libertà, ma si nasce con una mamma e un papà, mai l'utero in affitto con bambini biondi comprati su internet".

"Dalla fine di quest'anno, come promesso, se sei sano e robusto e non vuoi andare a lavorare non prendi più un euro di reddito di cittadinanza", continua Salvini. Poi passa al governo, che durerà cinque anni: "Non riusciranno a dividerci". E rilancia gli obiettivi: cancellare la legge Fornero, Quota 41, estendere la flat tax. In questa manovra "non ci sarà tutto per tutti", la priorità saranno "stipendi e pensioni". Quello che sarà recuperato da "banche e furbetti del reddito di cittadinanza" sarà dato a "pensionati e lavoratori".

Salvini è d'accordo sulla protezione dell'ambiente, ma non se vuol dire "guidare un'auto elettrica cinese da disoccupati". E rilancia il nucleare. Il leader della Lega vuole usare "acciaio italiano" per costruire il Ponte sullo Stretto. Sì alla "scuola del merito" e grazie a maestri e maestre. E "farina di insetti" e "carne sintetica" se la "mangino a Bruxelles". Altrimenti "ci danno pane e cavallette".

Sì all'intelligenza artificiale, perché "dobbiamo accompagnare il futuro". Ma i robot "non possono sostituire donne e uomini". E improvvisamente attacca: "Personaggi come Soros, che vogliono l'annientamento della società occidentale, non vanno trattati come benefattori". No alla "marmellata unica mondiale", viva le diversità, le lingue, i profumi e altre cose. L'Islam va guardato con "estrema attenzione", perché "chi ritiene che la donna valga meno dell'uomo, da me non sarà mai ben accetto".

Libertà di "progettare e costruire", dice ancora Salvini passando al suo ruolo di ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Poi prenota dieci Pontida con la Lega al governo, rilanciando già una seconda legislatura. Sull'immigrazione "c'è poco da aggiungere", cioè "faremo tutto quello che è democraticamente permesso per bloccare un'invasione disastrosa". Il 6 ottobre, Salvini guarderà in faccia Richard Gere. E gli dice già: "Bacioni, portateli tutti a casa tua nelle tue ville".

Poi se la prende con la pubblicità, con i consumi, con Amazon. "Dobbiamo tornare a sognare in grande, l'Italia può tornare a essere grande – continua Salvini – Andiamo a vincere".

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