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Covid 19

Da oggi 11 Regioni in zona rossa, cosa si può fare fino a Pasqua: domande e risposte del governo

Il governo ha aggiornato le Faq relative alle regole anti-contagio da rispettare in zona rossa e in vigore fino a Pasqua: con oltre la metà delle Regioni italiane in zona rossa, le restrizioni per milioni di cittadini riguardano gli spostamenti, il lavoro, la scuola, l’attività motoria e sportiva e la necessità di giustificare questi movimenti attraverso l’autocertificazione.
A cura di Stefano Rizzuti
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Da lunedì 15 marzo più di mezza Italia è in zona rossa, con regole più stringenti per decine di milioni di cittadini. Sulla base dell’ultimo decreto Covid, approvato venerdì in Consiglio dei ministri, cambiano le regole fino a Pasqua, con un’ulteriore differenziazione – riguardante spostamenti e visite a parenti e amici – proprio per i giorni delle festività. In zona rossa attualmente ci sono: Piemonte, Lombardia, Trento, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Molise, Campania, Puglia. Andiamo a vedere quali sono le regole che si applicano in queste Regioni secondo quanto spiegato dalle Faq pubblicate sul sito del governo.

Cosa è chiuso e cosa è aperto in zona rossa

In zona rossa chiudono bar e ristoranti: è vietato il consumo di cibi e bevande al loro interno, ma vengono consentiti l’asporto tra le 5 e le 22 e le consegne a domicilio senza limite orario. Chiusi anche i barbieri, i parrucchieri e i centri estetici, così come i musei, i teatri, i cinema e le sale da concerto. A chiudere sono quasi tutti i negozi, mentre restano aperti quelli legati a beni di prima necessità. Aperti, quindi, i supermercati, ma solamente per la vendita di generi alimentari: al loro interno non si possono vendere articoli che si trovano nei negozi ora chiusi. Viene ammessa la vendita di articoli per la prima infanzia, così come restano aperte edicole e farmacie. Sono permesse le funzioni religiose nel rispetto dei protocolli vigenti.

Per quali spostamenti serve l’autocertificazione

Gli spostamenti in zona rossa sono consentiti solamente per motivi di lavoro, salute o necessità e per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione: in tutti questi casi gli spostamenti devono essere giustificati attraverso l’autocertificazione. Che serve anche per far visita a parenti e amici nelle abitazioni private: questi spostamenti, però, sono consentiti – per un massimo di due persone e una sola volta al giorno – solamente il 3, 4 e 5 aprile, ovvero nelle giornate di Pasqua. Fino al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile le visite nelle abitazioni private in zona rossa non sono consentite.

L’autocertificazione è necessaria anche per giustificare gli spostamenti nelle seconde case: sono consentiti per il rientro nelle seconde abitazioni, anche se in un’altra Regione, se chi ci si reca ha il titolo per poterci andare (per esempio un atto di acquisto) da prima del 14 gennaio. La casa non deve essere abitata da altre persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare convivente. Altri spostamenti consentiti con l’autocertificazione sono quelli necessari per andare ad assistere persone anziane o non autosufficienti. Tutti questi movimenti devono essere dimostrati attraverso autodichiarazione sui moduli prestampati “già in dotazione alle forze di polizia”.

Quando sono consentite l’attività sportiva e l’attività motoria

Palestre e piscine restano chiuse, tranne per gli allenamenti degli atleti che devono partecipare a competizioni di rilevanza nazionale riconosciute dal Coni. Viene vietato lo sport di contatto, così come tutte le gare e le competizioni di carattere amatoriale. Vengono consentiti gli allenamenti individuali all’aperto, così come l’attività motoria è permessa all’aperto ma solo in forma individuale e in prossimità della propria abitazione, rispettando la distanza di almeno un metro da altre persone e indossando la mascherina. Sono quindi ammesse le passeggiate, anche per effettuare spostamenti come andare al lavoro o a fare la spesa. Stesso discorso per l’utilizzo della bicicletta. L’attività sportiva si può svolgere solo nel proprio comune tra le 5 e le 22 (ora a cui scatta il coprifuoco), rispettando la distanza di due metri. È possibile effettuarla anche nei parchi e nei giardini pubblici, se aperti e se si trovano in prossimità della propria abitazione.

Zona rossa, chiudono tutte le scuole

Con il dpcm di marzo sono cambiate le regole per la scuola in zona rossa. Vengono sospesi i servizi educativi per l’infanzia e le attività scolastiche di ogni ordine e grado, quindi materne, elementari, medie e superiori ricorrono unicamente alla didattica a distanza. Restano in presenza solamente le lezioni per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Per quanto riguarda le università, le attività formative e curriculari si tengono a distanza, anche se i singoli atenei possono individuare alcune attività da svolgere in presenza, nel rispetto dei protocolli. È inoltre possibile svolgere esami e sedute di laurea a distanza, laddove sia effettivamente realizzabile.

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