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Da lunedì quasi tutta Italia in zona bianca: quali Regioni potranno riaprire dal 21 giugno

Da lunedì 21 giugno quasi tutte le Regioni italiane potrebbero essere in zona bianca: il consueto monitoraggio del venerdì dovrebbe portare alla firma dell’ordinanza che prevede il passaggio nella fascia con meno restrizioni per Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Sicilia, Toscana e Bolzano. Chiede di anticipare il passaggio in bianco anche la Valle d’Aosta, che dovrebbe invece attendere il 28 giugno.
A cura di Stefano Rizzuti
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Quasi tutta l’Italia potrebbe essere in zona bianca da lunedì 21 giugno. Il passaggio nella fascia con meno restrizioni, in realtà, potrebbe riguardare persino tutto il Paese, ma solamente nel caso in cui si decida di concedere una deroga alle attuali norme per la Valle d’Aosta, che avrebbe bisogno di un’ulteriore settimana in zona gialla prima di passare in bianca. L’ufficialità arriverà venerdì con l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che seguirà come di consueto la pubblicazione del monitoraggio settimanale della cabina di regia Iss-ministero. Dal 21 giugno potrebbero entrare in zona bianca Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Sicilia, Toscana e Provincia autonoma di Bolzano. I dati sono da bianco anche per la Valle d’Aosta, ma solamente per la seconda settimana consecutiva (ne servirebbero tre): la Regione ha però chiesto al governo di anticipare di una settimana il passaggio.

Quali Regioni sono già in zona bianca

Le prime Regioni a entrare in zona bianca, registrando per tre settimane di fila meno di 50 casi ogni 100mila abitanti, sono state il 31 maggio Friuli-Venezia Giulia, Molise e Sardegna. La settimana dopo, quella del 7 giugno, è toccato invece ad Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. Infine da questa settimana, esattamente da lunedì 14 giugno, sono entrate in zona bianca alcune delle Regioni più popolose e non solo, per un totale di oltre 40 milioni di italiani nella fascia con meno restrizioni. Gli ultimi ingressi sono stati quelli di Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e Provincia autonoma di Trento.

Chi passerà in zona bianca dal 21 giugno

Da lunedì 21 giugno quasi tutta l’Italia dovrebbe diventare bianca. Nel monitoraggio di venerdì, infatti, altre sette tra Regioni e Province autonome dovrebbero raggiungere un’incidenza inferiore ai 50 contagi per la terza settimana consecutiva. La Basilicata ha fatto registrare nelle scorse settimane 35 e 39 casi settimanali e nonostante la risalita non dovrebbe tornare al di sopra dei 50. Trend in discesa in Calabria (43 e 36) e in Campania (43 e 31), così come nelle Marche dove i numeri sono ancora più bassi (34 e 28). Anche a Bolzano l’incidenza delle scorse settimane è ben al di sotto dei 50 (41 e 31), con uno scenario molto simile a quello della Toscana (39 e 28). In zona bianca dovrebbe entrare anche la Sicilia, nonostante qualche zona rossa locale: l’incidenza nelle ultime due settimane è scesa a 47 e poi a 40 contagi ogni 100mila abitanti. L’unica incognita sembra essere quella della Valle d’Aosta, dove il valore inferiore ai 50 casi ogni 100mila abitanti è stato registrato per una sola settimana (anche se molto al di sotto, con un dato di 31): la Regione chiede al governo di poter anticipare di una settimana l’ingresso in bianco. Se il ministero della Salute dovesse concedere questa deroga entrerebbe in bianco dal 21 anziché dal 28 giugno.

Le regole della zona bianca

Con il passaggio dalla zona gialla alla zona bianca decadono quasi tutte le restrizioni vigenti. Resta l’obbligo del distanziamento e di indossare la mascherina, anche se all’aperto potrebbe essere eliminato da metà luglio. In zona bianca viene abolito il coprifuoco, anche se va detto che dal 21 giugno verrà eliminato anche in zona gialla. Non ci sono, inoltre, limitazioni agli spostamenti e riaprono tutte le attività la cui apertura non era ancora prevista. Ripartenza anche per le discoteche, ma solamente per i servizi di bar e ristorante: non si può ancora ballare in pista, anche se su questo è in corso una valutazione da parte del governo. Non vengono imposti limiti al numero di persone che si potranno sedere al tavolo di un ristorante all’aperto, mentre al chiuso il numero massimo è di sei persone. Ripartono anche i matrimoni, a cui si potrà accedere solamente con green pass.

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