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News su migranti e sbarchi in Italia

Da inizio anno la Germania ha espulso 17mila migranti: la maggior parte viene ricollocata in Italia

Lo scorso anno, invece, sono state espulse complessivamente oltre 23mila persone, che sono arrivate in Germania passando attraverso l’Italia e prima ancora il Mediterraneo. Secondo il regolamento di Dublino, che regola i flussi migratori a livello comunitario, avrebbero dovuto trattenersi nel Paese di prima entrata: per questo motivo la Germania può procedere con i ricollocamenti. Un’operazione che è costata a Berlino oltre 6 miliardi di euro.
A cura di Annalisa Girardi
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Da inizio anno a fine settembre, la Germania ha espulso quasi 17mila migranti. Per la precisione, sono stati allontanati 16.808 richiedenti asilo, di cui 1.894 sono stati respinti verso l'Italia, che è così il primo Paese di ricollocamento, seguita da Albania, Polonia e Spagna. Lo rivelano i dati dell'agenzia di stampa Edp, comunicati da un'interrogazione del gruppo Linke al Bundestag.

Lo scorso anno sono state espulse complessivamente oltre 23mila persone, che sono arrivate in Germania passando attraverso l'Italia e prima ancora il Mediterraneo. Secondo il regolamento di Dublino, che regola i flussi migratori a livello comunitario, avrebbero dovuto trattenersi nel Paese di prima entrata, motivazione per cui Berlino ha potuto operare le espulsioni. Un'azione che ha il suo prezzo: i ricollocamenti, infatti, che avvergono per la maggior parte via aerea, sono costati alla Germania oltre sei miliardi di euro.

Lo scorso anno Berlino avrebbe trasferito 2.848 persone in Italia. Ma non si tratta solo della Germania: anche Austria e Francia rimanderebbero in Italia un numero di migranti ben più alto rispetto a quelli che sbarcano direttamente nel nostro Paese. Spesso queste persone vengono intercettate verso il confine a Ventimiglia o a Bolzano e costrette a tornare indietro. Già lo scorso gennaio Berlino aveva deciso di rendere noti i numeri in materia di espulsioni in seguito alle pressioni della deputata di Linke, Ulla Jelpke. In quell'occasione, aveva stimato che, sul totale dei ricollocamenti, in Italia sarebbe rientrato un migrante su tre.

La scorsa estate, il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer aveva fatto pressione su Italia e Grecia affinché accogliessero nuovamente i migranti che si erano registrati in prima istanza all'interno dei loro confini. Ad ottobre 2018 le tensioni fra Berlino e Roma era salite, in quanto l'ex vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini aveva deciso di bloccare i voli che dalla Germania riportavano indietro i "Dublinanti". Il Viminale aveva affermato che "la programmazione di questi voli non è frutto di accordi politici sottoscritti dall'attuale governo".

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