Da “in Italia freghiamo i turisti” a “lo Stato è contro le imprese”: lo show di Briatore ad Atreju
Dagli alberghi allo Stato (e le varie "commissioni"), per non parlare di chi opera nel settore del turismo. Flavio Briatore, intervenendo ad Atreju – il festival di Fratelli d'Italia in corso a Roma – ne ha davvero per tutti. Seduto accanto all'amica, ex socia e ora ministra Daniela Santanchè – apparsa a tratti visibilmente imbarazzata per una serie di uscite molto critiche di Briatore – l'imprenditore spara a zero sul settore del turismo italiano, nessuno escluso: dalle imprese al governo. Ci sono critiche a tutti i livelli, partendo ovviamente dallo Stato: "Ogni volta che cerchiamo di fare degli investimenti in Italia è una follia – dice Briatore – permessi, enti, sigle, numeri, commissioni formate da tutta gente che è contro le imprese". E attacca: "Loro sperano che tu non aprirai mai".
L'imprenditore racconta di alcuni problemi avuti in Puglia con una attività, per "un metro e mezzo", e chiede di togliere la burocrazia: "Finalmente abbiamo un ministero del Turismo, la prima roba che Daniela deve fare è sburocratizzare, basta commissioni e controcommissioni". Poi il discorso prende un'altra piega, con Briatore che comincia a confrontare l'Italia ad altri Paesi come Grecia e Turchia: "Lì tu prendi la barca e fai quello che vuoi nel limite della sicurezza – sottolinea – qui non puoi fare lo sci d'acqua, ci vuole la patente pure per andare a mangiare la focaccia, serve il timbro della dogana…".
Briatore dice anche che l'Italia è uno dei Paesi in cui i turisti si fermano meno: "Più o meno li fregano sempre, abbiamo quella cultura di fregare la gente – attacca l'imprenditore – tanto dicono ‘questo qui è arrivato dalla Polonia, viene due giorni e non lo vedo più, il cappuccino invece di 5 glielo metto 10, a questo 20, a questo do la merda da mangiare, tanto non lo vedo più e vaffanculo'". Poi Briatore si scaglia contro chi pensa che chi ha le barche sia un evasore fiscale, e affonda: "Gli alberghi fanno schifo in Italia, devono essere ristrutturati".