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Opinioni

Da domani saremo all’opposizione

Perché fanpage.it da domani sarà all’opposizione.
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Ci sono dei momenti in cui bisogna parlare ai propri lettori, momenti in cui mentre tutto è stadio, urla e contrapposizione, è più difficile essere un giornale indipendente. Giorni in cui parlare della proposta shock di Monti – ignorata dagli altri giornali – vuol dire essere montiani. Giorni in cui se si racconta la piazza mezza vuota di Bersani a Napoli si è grillini e che se invece si fa un servizio sulla delusione degli elettori del Pdl per la mancata presenza di Berlusconi si è piddini.

I commenti giunti in queste settimane sono innumerevoli e di tutti i tipi, dalle riflessioni agli insulti. E' in questi momenti che è più difficile fare il proprio mestiere perché, in fondo, dietro le tastiere e le telecamere, c'è un gruppo di giovani il cui unico scopo è raccontare quello che succede. Raccontare senza se e senza ma. Raccontare senza tessere in tasca e senza gruppi di potere alle spalle. Raccontare nonostante gli insulti e le diffamazioni.

In questo mese ci hanno imputato di tutto, finanche di sostenere Ingroia poiché siamo stati i primi a dare la notizia della lettera di minacce. Tanto è bastato ad accusarci d'averla spedita noi. Parole di chi ignora che la simulazione è un reato che il codice penale condanna con una reclusione da uno a tre anni.

In questi mesi è stato più difficile andare avanti. Perché nei momenti di debolezza pensi che invece di scontentare tutti faresti meglio ad accontentare qualcuno, qualcuno che al momento giusto magari ti possa tutelare… Qualcuno che magari un fondo statale…

E invece no, non è questa la strada che abbiamo in mente. Il percorso che vogliamo fare con voi parte dal caposaldo della libertà. Quella condizione di piacevole leggerezza che accompagna la redazione ogni giorno mentre lavora. Quella condizione che ci consente di parlare di Bersani, di Grillo o di Berlusconi con lo stesso distacco perché non sono i nostri padroni.

Per questo la redazione di fanpage.it ha scelto la strada più difficile: parlare con i lettori, ascoltare, rispondere e migliorare. Perché i vostri commenti ci aiutano a capire dove sbagliamo e spesso ci  rendono anche felici.

Nel 2008 al Festival Internazionale del Giornalismo, il premio Pulitzer Seymour Hersh – elettore di Obama -disse: "la sera [dell'elezione di Obama, nda] mi addormentai felice perché avevo accanto a me un principe, al mattino mi svegliai e decisi che il principe era un rospo, poiché altrimenti – se invaghito – non sarei stato capace di raccontare le sue scelte".

Per questo da domani fanpage.it continuerà ad essere all'opposizione, non importa chi ci sarà al Governo. Perché solo non invaghendosi si può avere la forza di criticare e invitare a fare meglio o anche semplicemente riuscire a capire perché non si è potuto fare di più.

Perché soltanto dismettendo le casacche da "tifosi" si può avere la forza di raccontare l'Italia che verrà. E speriamo che il nostro lavoro crei malcontento proprio presso quei "tifosi" per i quali il dialogo non esiste.

Perché le maggioranze, siano esse di Governo o di tifosi, non hanno necessariamente ragione. Le maggioranze sono quelle che hanno sostenuto Mussolini ed Hitler, ma non avevano ragione.

Le maggioranze sono quelle che hanno avallato gli orrori di questo XX secolo.

Ed è per questo che non abbandoneremo mai il nostro ruolo, la nostra indipendenza.

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Ex direttore d'AgoraVox, già professore di Brand Strategy e Comunicazione Pubblicitaria Internazionale presso  GES -  Grandes Écoles Spécialisées di Parigi. Ex Direttore di Fanpage.it, oggi Direttore di Deepinto.
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