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Da 13 giorni una nave con 40 migranti è bloccata al largo della Tunisia: a bordo stanno per finire cibo e acqua

Da oltre 10 giorni, la nave Sarost 5, che ha salvato un gruppo di 40 migranti alla deriva nel Mar Mediterraneo, è bloccata al largo della Tunisia perché nessun Paese nei dintorni ha intenzione di autorizzare lo sbarco e accogliere le persone tratte in salvo. A bordo il cibo e l’acqua stanno per finire.
A cura di Charlotte Matteini
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Da oltre 10 giorni, una nave con a bordo 40 migranti è bloccata in mezzo al Mar Mediterraneo, al largo della Tunisia. Tutti i principali porti nelle vicinanze hanno negato lo sbarco e a bordo i viveri e l'acqua stanno per terminare. Secondo quanto riporta Infomigrants, i 40 migranti si trovano sulla Sarost, un'imbarcazione che appartiene a una società che gestisce una piattaforma petrolifera in Tunisia, e al momento non è dato sapere se i migranti riusciranno a essere sbarcati in qualche porto sicuro né quando questo potrà avvenire. Il gruppo risulta essere partito dalla Libia l'11 luglio scorso ed è stato recuperato dalla Sarost 5 giorni dopo: al momento del salvataggio, i 40 migranti erano in navigazione da giorni senza acqua né cibo e il peschereccio utilizzato per viaggiare era finito in avaria. Secondo quanto si apprende, tra le persone tratte in salvo ci sarebbero una donna incinta di sei mesi e un uomo ferito.

Come raccontano fonti a bordo della Sarost, il peschereccio con a bordo i 40 migranti è andato alla deriva fino ad avvicinarsi alla piattaforma servita dalla Sarost, che li ha immediatamente salvati e ha contattato le autorità tunisine per chiedere l'autorizzazione allo sbarco. Inizialmente la Tunisia aveva autorizzato la Sarost a sbarcare nel porto di Sfax ma poi ha improvvisamente ritirato il permesso, rifiutandosi di accogliere i migranti. Il governo della Tunisia pare abbia agito così perché teme che il Paese possa essere considerato un “porto sicuro”, ovvero un luogo dove è possibile sbarcare in sicurezza i migranti salvati al largo della Libia o nel Mediterraneo centrale, riconoscimento che imporrebbe alla Tunisia di accogliere una parte di essi.

Dopo il rifiuto della Tunisia, la Sarost ha contattato Malta e Italia ma anche in questo caso non è arrivata l'autorizzazione allo sbarco. Al momento la nave si trova da giorni nei pressi di Zarzis, nel Sud della Tunisia, e attende il permesso per sbarcare. Monji Slim, funzionario della Mezzaluna rossa tunisina, ha dichiarato a Reuters: "I migranti africani sono in pessime condizioni, dopo che il capitano della nave si è rifiutato di ricevere aiuti, di modo da far pressione sulle autorità tunisine e convincerle a far sbarcare le persone a bordo". La soluzione al momento sembra ancora lontana e a bordo le scorte alimentari sono pressoché esaurite e da giorni i migranti possono mangiare solo un pezzo di pane e a un uovo sodo al giorno.

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