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Curriculum Conte, M5s lo difende: “Mezzo mondo ha paura di lui”

Il Movimento 5 Stelle replica alle accuse mosse dalla stampa in relazione al presunto ‘taroccamento’ del cv di Giuseppe Conte: “Il contratto di governo c’è. Una maggioranza politica pure. Il cambiamento non è mai stato così vicino. Manca solo l’ultimo tassello. Chi ha paura di Giuseppe Conte?”.
A cura di Charlotte Matteini
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A poche ore dalla diffusione della notizia relativa al sospetto taroccamento del curriculum pubblico del professor Giuseppe Conte, il candidato presidente del Consiglio del governo M5S-Lega indicato da Salvini e Di Maio, il Movimento 5 Stelle replica alle critiche dei media sostenendo che la campagna denigratoria in atto sarebbe frutto di timore, timore che il sistema prova nei confronti di Conte e dei movimenti anti-establishment.

Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro di un governo votato dal popolo italiano. Tutti i media italiani e stranieri, alcuni burocrati europei, alcuni rappresentati di governi delle potenze straniere e gran parte dell'establishment si sono coalizzati, uniti dalla paura che finalmente nasca in Italia un governo con pieni poteri legittimato dal voto dei cittadini. La genesi di questo governo non è stata semplice, anche perchè per la prima volta nella Storia della Repubblica, il dibattito post voto non è stato sull'occupazione delle poltrone, ma sulla realizzazione del programma proposto ai cittadini.

Le due forze politiche vincitrici delle elezioni hanno deciso di sedersi pubblicamente a un tavolo per sottoscrivere un contratto di governo che contiene nè più nè meno che il programma che la maggioranza degli italiani ha votato il 4 marzo. Il contratto di governo è stato ultimato ed è stato votato con percentuali sopra il 90% dagli iscritti e sostenitori delle due forze politiche. E' quindi legittimato dal voto di 17 milioni di persone. Il dibattito sui temi si è quindi esaurito nel corso di questo fine settimana con profonda soddisfazione da entrambe le parti ed enorme entusiamo da parte dei cittadini. Mancava quindi l'ultimo tassello: il nome del candidato presidente del Consiglio da sottoporre al Presidente della Repubblica. Ieri il capo politico del MoVimento 5 Stelle e il segretario federale della Lega hanno messo da parte le loro aspirazioni, hanno messo al primo posto le necessità del popolo italiano e hanno proposto al Presidente Mattarella un nome condiviso, quello di Giuseppe Conte.

Giuseppe Conte faceva parte della squadra di ministri proposta da Luigi Di Maio che ha ricevuto alle elezioni circa 11 milioni di voti. E' un professore nato a Volturara Appula, in provincia di Foggia. La madre è stata insegnate di scuola elementare e il padre segretario comunale. All’età di circa 3 anni la famiglia si è trasferita a San Giovanni Rotondo, dove Giuseppe Conte ha frequentato le scuole dell’obbligo e ha terminato il liceo. A Roma, dove oggi risiede, ha frequentato la facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza, laureandosi con 110 e lode. Attualmente è professore ordinario di Diritto privato all’Università di Firenze. E' un italiano senza santi in Paradiso, che ha lavorato tutta la vita, che si è battuto nel corso della sua carriera per l'affermazione del principio meritocratico e che come te e come tante altre persone ha deciso di mettersi in gioco per cambiare questo Paese.

Oggi mezzo mondo teme Giuseppe Conte perchè se lui diventerà presidente del Consiglio si affermerà un principio che sarebbe normale, ma che in questi tempi straordinari suona come rivoluzionario: I GOVERNI DEVONO ESSERE VOTATI DAL POPOLO SOVRANO. E così oggi se aprite i giornali non si parla del contratto di governo o del reale curriculum vitae di Giuseppe Conte, ma di una baggianata creata mediaticamente. Nel suo curriculum Giuseppe Conte ha scritto con chiarezza che alla New York University ha perfezionato e aggiornato i suoi studi. Non ha mai citato corsi o master frequentati in quell'Università. Come spiega il prof. Mads Andenas, ha fatto quello che fanno gli studiosi che vogliono arricchire le loro ricerche: ha passato le estati a studiare e a incontrare altri colleghi esperti del settore che stava approfondendo, presso l'università in questione. La stampa internazionale e quella italiana invece si stanno scatenando su presunti titoli che Conte non ha mai vantato per farlo apparire come un imbroglione. Magli imbroglioni sono loro. Che hanno osannato i vari Monti, Letta e gli altri che gli unici patti che hanno onorato erano quelli del Nazareno i cui contenuti sono stati sempre tenuti segreti all'opinione pubblica.

Il contratto di governo c'è. Una maggioranza politica pure. Il cambiamento non è mai stato così vicino. Manca solo l'ultimo tassello. Chi ha paura di Giuseppe Conte?

Le mail con il professore della Nyu

Alcune fonti del M5s hanno inoltre reso noto che esiste un carteggio tra Giuseppe Conte e il professore statunitense Mark Geistfeld, studioso della NYU School of Law. Questi documenti, secondo le fonti, dimostrerebbero che Conte abbia effettivamente svolto i soggiorni di studio nell’università di New York. Secondo quanto riporta l’Adnkronos – che è in possesso delle mail – il carteggio risale al 2014, anche se nel curriculum si parla di soggiorni che vanno dal 2008 al 2012. Durante il soggiorno del 2014, Conte incontrò Geistfeld e da lì è nata la collaborazione di quest’ultimo con il comitato scientifico della rivista ‘Giustizia civile’, di cui Conte è direttore.

Conte inviò una mail a Geistfeld in cui chiedeva al collega di incontrarlo o, se non possibile, proponeva di lasciare un fascicolo alla NYU, dove si trovava in quel momento. Il docente statunitense rispose a Conte dandogli appuntamento per il giorno successivo nel suo ufficio. C’è poi un altro scambio di mail che risale all’estate del 2014: Conte scrisse a quello che all’epoca era il responsabile dei servizi di accesso e utilizzo dei sistemi informatici della biblioteca della NYU per chiedergli l’accesso alla biblioteca e a una postazione, una richiesta subito accordata.

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