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Crosetto pensa a 10mila riservisti pronti a ogni evenienza: chi sono e quali compiti avrebbero

Già nelle prossime settimane il ministro Crosetto potrebbe presentare una norma per introdurre una riserva ausiliaria alle Forze armate di circa 10mila unità, pronte a intervenire in casi di gravi crisi internazionali. Ma non solo.
A cura di Annalisa Girardi
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Non è la prima volta che il ministro della Difesa, Guido Crosetto, parla una riserva militare a cui ricorrere in casi gravi, come quelli di guerre o crisi internazionali. In particolare, si tratta di una riserva ausiliaria dello Stato di al massimo 10mila unità, pronte a intervenire in supporto alla Forze armate, formate oggi da circa 150mila unità. Per i riservisti Crosetto pensa a ex militari, militari in congedo o anche civili, con determinate specifiche.

Questo contingente di riservisti non verrebbe impiegato direttamente al fronte, ma servirebbe per il supporto logistico e la cooperazione. E non solo in caso di scenari di crisi internazionale, come quella che stiamo vivendo adesso, ma anche in quello di calamità naturali. I riservisti verrebbero arruolati su base volontaria: una vota reclutati verrebbero formati e periodicamente addestrati. Non verrebbero poi impiegati in teatri operativi, ma – secondo la Difesa – potrebbero colmare almeno in parte la carenza di personale che lamentano le Forze armate.

Lo scorso governo, guidato da Mario Draghi, aveva già pensato di intervenire su questo assunto e ne aveva posto le basi in una legge delega. Ora Crosetto è determinato a proseguire il lavoro con una norma che potrebbe arrivare già nelle prossime settimane. In un'intervista con il Corriere della Sera il ministro aveva detto: "Proporremo una legge nelle prossime settimane, è una delle riforme necessarie all’Italia. Il modo sta cambiando, si combattono sia guerre evidenti sia ibride. Solo nel Mar Rosso ci sono più guerre, Cina e Russia stanno già combattendo una loro guerra ibrida".

E ancora: "Costruire una Riserva nazionale delle forze armate, come in Svizzera e in Israele, è un mio obiettivo, anche se attivare, ovviamente, in casi gravissimi". Anche Francia e Germania dispongono da una riserva militare. In Israele e Svizzera la questione è un po' diversa, in quanto la leva militare è obbligatoria. In Italia, con la riforma che aveva sospeso il servizio obbligatorio, si era anche modificata la normativa per l'utilizzo dei riservisti.

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