Crosetto dice che l’unico pericolo per il governo Meloni è l’opposizione della magistratura
L'opposizione giudiziaria è l'unico pericolo che il governo Meloni si trova ad affrontare. Questa è la tesi sostenuta dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, parlando della salute dell'esecutivo – a oltre un anno dal suo insediamento – in un'intervista con il Corriere della Sera. "L'unico grande pericolo è quello di chi si sente fazione antagonista da sempre e che ha sempre affossato i governi di centrodestra: l'opposizione giudiziaria", ha detto il co-fondatore di Fratelli d'Italia.
Per poi aggiungere: "A me raccontano di riunioni di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a ‘fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni'. Siccome ne abbiamo visto fare di tutti i colori in passato, se conosco bene questo Paese mi aspetto che si apra presto questa stagione, prima delle Europee…". Secondo il ministro, quindi, con le elezioni europee alle porte si starebbe per riaprire una stagione di conflitto tra governo e gruppi di giudici, che avrebbero appunto l'obiettivo di minare alla stabilità dell'esecutivo.
La replica dell'Anm
Non si è fatta attendere la replica dell'Associazione nazionale magistrati. Il presidente dell'Anm, Giuseppe Santalucia, ha commentato le parole di Crosetto durante l'assemblea degli iscritti, che si è svolta in Cassazione, sottolineando: "É fuorviante la rappresentazione di una magistratura che rema contro e che possa farsi opposizione politico-partitica".
Pd a Crosetto: "O sa qualcosa o basta minacce"
"Siamo stupefatti dalle dichiarazioni rilasciate oggi dal ministro Crosetto. Affermazioni gravi, che peraltro avvengono a pochi giorni dall'udienza preliminare che si terrà a Roma a seguito dell'imputazione coatta del sottosegretario Delmastro Delle Vedove. Se il ministro sa qualcosa che mette in pericolo la sicurezza nazionale, lo dica. Diversamente, la smetta questo governo di lanciare velate minacce e di lamentare infondati complotti, cercando di nascondere le difficoltà della manovra di bilancio", ha scritto in una nota Debora Serracchiani, responsabile Giustizia nella segreteria del Pd.
La replica del ministro Crosetto
"Mi stupisco dello stupore suscitato dalla mia intervista al Corriere della Sera di oggi. Leggo commenti indignati di alcuni magistrati, come il Presidente dell'Anm Santalucia, che dice che loro ‘non fanno opposizione politica', o dell'opposizione che sostiene che ‘minaccio' i giudici. Curioso e surreale. Intanto perché tutto ho fatto tranne che minacciare o delegittimare qualcuno. Ma poi, davvero, dopo i casi Tortora, Mannino, Mori e la storia di centinaia di persone dal 94 ad oggi, si può nascondere come si è comportata, nella storia italiana, una parte (non certo tutta, ripeto) della magistratura? Penso proprio di no. E lo dico proprio nell'interesse della Magistratura e di un idea di Giustizia in cui credo fermamente. E veramente dopo quanto ha raccontato (non e mai smentito) Palamara, qualcuno si stupisce di un mio passaggio, peraltro incidentale, in una lunga intervista che verteva su altro? Ho fatto quel passaggio non superficialmente, non a cuor leggero, con l'amarezza di chi crede nelle istituzioni ed ha fiducia nella stragrande maggioranza della magistratura e che quindi si sente indignato qualora fosse vero quanto gli è stato riferito", si legge in una nota del ministro della Difesa, Guido Crosetto.
"Tra l'altro – ha aggiunto – mi sono premurato anche di comunicare anche ad altri le notizie che mi erano state riferite (da persone credibili) e che ritenevo gravi, ove e se confermate. Ho visto che alcuni parlamentari, come Della Vedova, mi invitano anche a riferire in Parlamento. Lo farò con estremo piacere, se sarà possibile farlo in commissione Antimafia o Copasir, per la necessità di riservatezza e di verifica delle notizie che ho ricevuto. Non ho qui null'altro da aggiungere, anche perché ho molte altre cose di cui occuparmi".
Il caso Lollobrigida
Il governo non risentirebbe invece, sempre secondo il ministro, di casi come quello scoppiato sul ministro Lollobrigida, che ha fatto fermare il treno Frecciarossa su cui viaggiava, con uno stop ad personam a Ciampino, visto che aveva accumulato troppo ritardo. "Lo scendere da un treno che portava due ore di ritardo, fermo, come lui stesso ha spiegato, e assieme ad altre persone, non mi sembra un privilegio. Trovo surreali queste polemiche", ha provato a tagliare corto Crosetto. E sulle critiche arrivate anche dalla Lega, ha aggiunto: "Ci sono le Europee, e tutti i partiti hanno necessità di mantenere spazi di visibilità. Il partito di maggioranza è sempre quello che subisce di più: quando era FI, con Berlusconi, ne ha dovuti inghiottire tanti di bocconi amari… Ora tocca a noi".
La situazione in Medio Oriente
Infine il ministro ha parlato del conflitto in Medio Oriente, affermando che "l'Italia ha un rapporto equilibrato con entrambe le parti". E ha precisato: "Abbiamo inviato moltissimi aiuti, sia in medicinali che strutturali, a partire da una nave ospedale, lo Stato maggiore sta già preparando un ospedale da campo anche su terra, da installare al sud di Gaza, in territorio palestinese. Questo significa avere un rapporto equilibrato con entrambe le parti in causa. E va avanti fin dall'inizio un'incessante operazione di mediazione, anche grazie ai rapporti che intratteniamo con Israele e con i Paesi arabi. Come con il Qatar che ha avuto un ruolo importante in questa trattativa sugli ostaggi".
Crosetto quindi ha concluso: "Sappiamo bene che Hamas utilizza i civili come scudi umani per proteggere sotto asili, scuole, ospedali, case basi da cui si muovono armi e missili. Ma a Israele diciamo che le Nazioni democratiche che si riconoscono nel diritto, Nazioni come la loro, non possono agire con i metodi che da quel diritto sono fuori, hanno un compito di protezione dei civili che sempre ci si deve porre, anche se purtroppo il nemico non lo fa".