Crollo ponte Genova, Luigi Di Maio: “Non accettiamo elemosine da Autostrade, revocheremo comunque la concessione”
Il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha replicato alle offerte avanzate da Autostrade per l'Italia durante la conferenza stampa odierna e specificato che il governo non intende fare passi indietro sulla revoca della concessione e non ha intenzione di accettare alcuna elemosina dalla società per il risarcimento delle vittime del crollo del ponte Morandi.
"Sia ben chiaro: lo Stato non accetta elemosine da Autostrade. Pretendiamo risarcimenti credibili e non vi sarà alcun baratto. L'unica strada che il Governo seguirà è quella di andare avanti con la procedura di revoca. Le loro scuse servono a poco e non vi è modo di alleviare le sofferenze di una città distrutta dal dolore. Oggi abbiamo fatto una promessa ai familiari delle vittime e a tutti i cittadini rimasti coinvolti nella tragedia di Genova e la onoreremo andando fino in fondo", ha scritto Di Maio su Facebook.
Nel corso della conferenza stampa tenuta da Fabio Cerchiai, presidente di Autostrade per l'Italia, e Giovanni Castellucci, amministratore delegato della società, i vertici di Aspi hanno annunciato lo stanziamento di un fondo per sostenere le esigenze immediate delle famiglie delle vittime che verrà gestito direttamente dal comune di Genova nonché l'intenzione di provvedere alla ricostruzione del ponte crollato in otto mesi: "Abbiamo sviluppato un progetto che permette di lavorare in parallelo, accelerando i tempi, e ci permetterà in otto mesi di costruire un ponte in acciaio. Ripristinare il prima possibile la viabilità e ricostruire il ponte sul Polcevera è il nostro primo impegno".