Crisi di governo, Salvini: “Se non si va ad elezioni ci si risiede al tavolo e si lavora”
"Mi sto preparando al discorso di martedì al Senato. Parlerò ai senatori ma anche ai sessanta milioni di italiani per spiegare che sta accadendo: il re è nudo. Le trattative sottobanco che si facevano nel buio delle stanze, ora si fanno alla luce. Con un governo Renzi, Prodi, Boschi, avremo i porti stra-aperti. Ma gli italiani non si meritano il ritorno di un Renzi qualunque bocciato dagli elettori che torna con giochi di palazzo". Lo afferma il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini in diretta su Facebook, in vista dell'appuntamento del 20 agosto, quando il presidente del Consiglio Conte interverrà in Senato. Le comunicazioni di Conte potrebbero precedere le dimissioni o il voto sulla mozione di sfiducia a seguito dell'apertura della crisi di governo.
Nel corso della diretta il ministro ha dichiarato che "se non c'è un governo la via maestra sono le elezioni. Altrimenti ci si risiede al tavolo e si lavora. Ma Renzi e Boschi sono il passato. O governo o voto". Una frase che cerca di "distendere" nuovamente i toni che la Lega ha acceso negli ultimi giorni.
"Renzi e Prodi e la Boschi e Lotti che pensano a un governo Pd-5stelle: ma vi immaginate? I porti straaperti, e lo ius soli e via i decreti sicurezza e ‘c'è spazio per tutti'. Avanti a testa alta, paura zero, ministro con orgoglio. In questi giorni mi sto accorgendo di una politica che più che ai valori e alla dignità ha cuore la poltrona e la convenienza personale".
Il vicepremier leghista Matteo Salvini ha replicato anche al duro attacco fatto questa mattina dalla ministra della Difesa Trenta, in un'intervista su ‘La Stampa': "Trenta è un ministro un po' distratto, i due neonati sono scesi giorni e giorni fa con i loro genitori, i due neonati sì, ma i presunti rifugiati minorenni no. Buoni ma non fessi". Secondo la ministra pentastellata il M5S non dovrebbe dare una seconda possibilità all'alleato di governo. "Sto raccattando di tutto, ma sono in modalità zen, non rispondo a insulti e minacce. Attacchi ai miei figli, invenzioni, bugie, menzogne. La Open Arms questa mattina mi ha dato del miserabile", ha aggiunto Salvini. "Se devo finire in galera perché ho difeso la sicurezza del mio Paese lo farò contro questa politica che ha a cuore soltanto la poltrona", ha detto ancora sul caso Open Arms.
"Si ragiona con calma e si lavora. Da ministro dell'Interno, ieri oggi e domani finché il buon Dio lo vorrà non darò la soddisfazione di togliere il disturbo", ha ribadito.