Come vi abbiamo raccontato qualche ora fa, l'agenda parlamentare di questi giorni presenta una serie di appuntamenti cruciali per il futuro del Governo Berlusconi IV. Infatti, nella giornata di domani, deputati e senatori saranno chiamati ad esprimersi sulla mozione di sostegno al Governo Berlusconi (al Senato della Repubblica) e sulle due mozioni di sfiducia presentate alla Camera da Partito Democratico – Italia dei Valori e da Unione di Centro – Futuro e Libertà – Alleanza per l'Italia – Movimento per le autonomie.
Dopo le clamorose vicende dei giorni scorsi, con i ripensamenti, i mutamenti di opinione e i cambi di schieramento di alcuni parlamentari (eloquente il caso di Antonio Razzi, passato dall'Italia dei Valori al gruppo misto), la situazione sembra leggermente cambiata, tanto che da più parti si comincia a pensare che Silvio Berlusconi possa ancora ottenere la fiducia alla Camera. Al momento in effetti, dei 627 che voteranno nella tarda mattinata di domani (oltre al voto del Presidente della Camera Gianfranco Fini, mancheranno quelli dei due deputati della Svp che si asterranno), sembra che in 310 voteranno certamente la fiducia (la soglia è di 314): 235 del PdL, 59 della Lega, 12 di Noi Sud, poi Nucara, Pionati, Cesario e Grassano. L’opposizione è certa di poter contare su 310 voti: 199 del PD, 35 dell’UdC, 32 di Futuro e Libertà, 22 dell’Italia dei Valori, 6 dell’ApI, 6 dei Radicali, 5 del MpA, 2 dei Liberaldemocratici, poi Nicco, La Malfa e Giulietti (riepilogo de Il Post).
Un bilancio praticamente in pari, cui bisogna aggiungere 7 voti in bilico, 3 dei quali però dovuti alla gravidanza delle parlamentari Bongiorno, Mogherini e Cosenza (orientate per il si alla sfiducia) che proveranno fino all'ultimo ad essere presenti in Aula. Gli altri 4 sono probabilmente quelli che sposteranno l'asse in favore del Cavaliere, dal momento che appare molto probabile che il loro voto confluirà nelle fila della maggioranza. Si tratta dei due "responsabili" Calearo e Scilipoti, dell'ex Fli Giampiero Catone, nonchè di Paolo Guzzanti che, dopo lo strappo di qualche mese fa, sembra intenzionato a fare marcia indietro e votare la fiducia (i più informati hanno visto nell'intervento di Berlusconi in Aula questa mattina un passaggio "ad personam" sul fronte delle liberalizzazioni…), contribuendo a portare i voti in favore di Berlusconi a quota 314. Ma la situazione resta fluida, con i Radicali ancora non completamente convinti e le indecisioni di altri parlamentariche potrebbero fa vacillare il precario equilibrio fin qui delineato.