Mentre al Senato della Repubblica sono in corso gli interventi in merito alla discussione sulle risoluzioni di sostegno al governo presentate sulle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, proviamo a fare chiarezza in merito ai prossimi appuntamenti dell'agenda parlamentare e alla situazione complessiva a Camera e Senato.
Cominciamo col dire che la votazione al Senato avrà luogo nella mattinata di domani e subito dopo le dichiarazioni di voto, con una votazione a scrutinio palese che dovrebbe vedere una buona maggioranza di "sostegno al Governo" (del resto, anche nell’improbabile caso in cui non avesse la maggioranza, Berlusconi non sarebbe costituzionalmente obbligato a dimettersi). Nel primo pomeriggio di oggi, invece, alla Camera dei Deputati è in programma la presentazione delle due mozioni di sfiducia al governo (una presentata da Partito Democratico e Italia dei Valori, l’altra da Futuro e Libertà, Unione di Centro, Alleanza per l'Italia e Mpa), cui seguirà la discussione con gli interventi dei leader politici e in chiusura la replica del Presidente del Consiglio.
Nella mattinata di domani, invece, comincerà la fase cruciale per il futuro del Governo, con le dichiarazioni di voto dei rappresentanti dei diversi gruppi parlamentari ed il successivo voto (resta da chiarire se, come sembra più probabile, si terrà un'unica votazione, malgrado siano due le mozioni). La votazione anche in questo caso avviene per appello nominale con due chiamate: ovvero i deputati, chiamati uno alla volta, dovranno passare sotto il banco della Presidenza della Camera (sul cui scranno siederà con ogni probabilità Gianfranco Fini) ed esprimere il loro parere (anche se difficilmente avremo sorprese in questo momento, dal momento che come prassi, eventuali votazioni in dissenso al proprio gruppo verranno comunicate all'emiciclo con un intervento individuale). L'intera operazione di voto dovrebbe durare un paio di ore ed al termine si avrà il responso su uno dei passaggi parlamentari più incerti dell'intera storia repubblicana della nostra Nazione.