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Crisi di governo 2019

Crisi di governo, Conte accusa Salvini: “Va al voto per capitalizzare il suo consenso”

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha convocato i giornalisti per parlare della situazione del governo dopo l’apertura della crisi ufficializzata dal leader leghista, Matteo Salvini, che ha rotto l’alleanza tra il Carroccio e il Movimento 5 Stelle, aprendo così ufficialmente la crisi dell’esecutivo.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dopo l'ufficializzazione della crisi di governo, con la richiesta di Matteo Salvini di tornare al voto e rompere l'alleanza tra Movimento 5 Stelle e Lega, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha convocato i giornalisti per una dichiarazione alla stampa durante la serata. Queste le parole di Conte:

Non voglio anticipare più ampie spiegazioni che fornirò in sede parlamentare. Ieri sera e questo pomeriggio è venuto a parlarmi il ministro Salvini il quale mi ha anticipato l’intenzione della Lega di interrompere l’esperienza di governo per capitalizzare, con il voto, il consenso di cui il partito gode. Ci siamo confrontati sulle aspettative della Lega e sulla complessa situazione politica, economica e sociale del Paese. Ho esposto a Salvini i progetti di riforma e le iniziative che verranno interrotte. La nota ufficiale diffusa da Salvini invoca un ritorno alle urne per restituire la parola agli elettori. Ho già chiarito a Salvini che farò in modo che questa crisi di governo sia la crisi più trasparente della storia della vita repubblicana, per questo mi riservo di contattare i presidenti di Camera e Senato affinché adottino le iniziative di propria competenza per permettere alle Camere stesse di tornare a riunirsi. Questo passaggio dovrà svolgersi davanti ai parlamentari. I parlamentari sono i rappresentanti della nazione e di tutti i cittadini. Avevo promesso la trasparenza e vigilerò affinché questi valori resistano fino all’ultimo momento. Personalmente non considero il confronto tra governo e Parlamento un molesto orpello del nostro sistema democratico, ma la vera essenza della democrazia parlamentare.

Conte accusa Salvini dicendo che non spetta a lui convocare le Camere ma ricorda che, invece, spetta a lui, da ministro dell’Interno, gestire la fase elettorale: "Ho letto che il ministro dell'Interno vuole che i parlamentari tornino subito al lavoro. Non spetta a Salvini convocare le Camere, non spetta al ministro dell'Interno decidere i tempi di una crisi politica nella quale intervengono ben altri attori istituzionali". Poi Conte prosegue nell'attacco a Salvini: “Non permetterò più che si alimenti la narrativa di un governo che non opera, un governo dei no. Questo governo ha sempre parlato poco e lavorato molto. Questo governo non era in spiaggia, era sempre nelle sedi istituzionali a lavorare. Questo governo si è adoperato incessantemente per le riforme a beneficio di tutti gli italiani. Non accetterò più che vengano sminuiti la determinazione e la passione con cui ministri e sottosegretari hanno affrontato l’impegno di governo. E certo non posso accettare che sia svilito il cospicuo lavoro svolte in commissione e nelle Aule”.

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