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Crisi di Governo, Berlusconi all’attacco: buona maggioranza o ricorso alle urne

Conferenza stampa ricca di spunti quella del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: inviti all’Unione di Centro, repliche ai finiani e progetti di Governo.
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La conferenza stampa per la presentazione delle nuove misure in favore dei giovani, è stata l'occasione per il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per fare il punto sulla delicata situazione politica in cui verte il Governo. A partire dai "rapporti di forza" all'interno del Parlamento che secondo il Cavaliere non rispettanop l'orientamento dei cittadini, dal momento che "l'ultimo sondaggio mi dà ancora al 54,6% di apprezzamento da parte dei nostri elettori". Cifre che gli consentono di guardare con ottimismo al futuro e soprattutto di poter dettare con tranquillità l'agenda politica del Paese: "Credo che noi avremo una buona maggioranza e devo continuare a governare. Se non sarà possibile è chiaro che ci recheremo dal capo dello Stato e chiederemo che la parola torni agli elettori".

Un obiettivo, quello della buona maggioranza, che poteva essere raggiunto, secondo Berlusconi, grazie ad un atto di responsabilità dell'Unione di Centro che poteva (e potrebbe ancora) dare un "appoggio esterno al Governo", ma che finora ha "perso l'enorme occasione di avanzarsi nell'interesse del Paese". Una prospettiva causticamente bocciata dal leader dei centristi Lorenzo Cesa che replica:

"Ringraziamo Berlusconi per i consigli che ci ha dato, ma sono troppo interessati per risultare credibili. Pensi lui all'interesse del Paese e non perda un'occasione storica: si dimetta e apra una fase politica nuova".

Nel corso della conferenza stampa, tuttavia, c'è stato spazio anche per ulteriori argomenti, con il Presidente del Consiglio che ha concesso qualche battuta anche ai "nemici interni" di Futuro e Libertà (con un invito, poi rapidamente smentito da Bonaiuti, a Fini affinchè sia lui a dimettersi), con un rapido passaggio sul caso Carfagna – Mussolini ("andiamo avanti nonostante i gossip e le illazioni") ed infine con una chiosa polemica sul presunto leader dell'ipotetico Terzo Polo, Luca Cordero di Montezemolo:

"Parlare è facile, fare è difficile. Gli altri parlano, come sempre invece noi facciamo. Ho sentito in questi giorni alcune dichiarazioni sul fatto che l'Italia non riesce ad aumentare il Prodotto Interno Lordo al pari di alcuni grandi paesi europei. Quel qualcuno si dimentica che noi abbiamo ricevuto eredità pesanti dai governi precedenti, addirittura drammatiche, e che non possono essere risolte con la bacchetta magica".

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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