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Crisi di Governo, a che punto è la spaccatura nella maggioranza e quali sono le vie d’uscita

Si avvicina la resa dei conti tra le forze di maggioranza e torna a salire la tensione nel Governo. Oggi i partiti presenteranno al presidente Conte le loro controproposte sul Recovery plan, Matteo Renzi illustrerà quelle di Italia Viva alle 18 al Senato. Poi il confronto, dopo Capodanno, per capire se il Governo potrà andare avanti o no. Nessun pericolo per il passaggio della Legge di Bilancio al Senato, a pochi giorni dal rischio esercizio provvisorio.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Sale l'attesa e sale la tensione. Mentre i deputati della maggioranza approvano la nuova Legge di Bilancio alla Camera, il Governo si prepara alla resa dei conti sui temi in discussione da settimane, ma una cosa è certa: il passaggio favorevole della manovra al Senato entro fine anno non è in discussione. Tutto il resto sì. Oggi pomeriggio Matteo Renzi illustrerà in conferenza stampa il progetto di Italia Viva sul Recovery plan, subito dopo averlo consegnato al presidente del Consiglio. Quello del senatore fiorentino è senz'altro il dossier più delicato che deve arrivare sul tavolo di Palazzo Chigi, ma Conte non aspetta solo il suo. Oggi tutti i partiti di maggioranza sono chiamati a presentare le proprie idee, il proprio piano sulle priorità in vista dei fondi europei in arrivo con il Recovery.

Renzi tiene in bilico il Governo: oggi alle 18 scoprirà le carte

Nei giorni scorsi si è ipotizzato ripetutamente sui giornali che Renzi volesse far cadere il Governo Conte a prescindere, ma concretamente i rapporti sono fermi agli ultimi incontri prenatalizi, con il leader di Italia Viva che nel frattempo ha chiesto di "mettere da parte le tensioni". Gli attacchi contro il presidente del Consiglio, come quello del coordinatore Ettore Rosato, si sono attenuati, così come le minacce di dimissioni. Oggi inizia la resa dei conti, anche se il nuovo confronto tra Conte e i partiti dovrebbe scalare a dopo Capodanno. Starà ancora una volta al presidente del Consiglio trovare la quadra, ma da Palazzo Chigi filtra ottimismo: la soluzione sta nel compromesso, da trovare in fretta, sciogliere i nodi nel confronto con i partiti per tirare un sospiro di sollievo entro l'Epifania.

La posta in gioco è altissima, ma i contorni sono poco chiari: se il Corriere descrive un Matteo Renzi pronto a mettere in ginocchio il Governo, che avrebbe già "archiviato il Conte 2", Repubblica racconta un senatore fiorentino che non ha "alcuna volontà di rompere a prescindere", ma chiede un dibattito vero al presidente del Consiglio sul Recovery fund e sulle proposte di Italia Viva. Il testo di una trentina di pagine, che verrà prima consegnato a Conte e poi illustrato in conferenza stampa al Senato da Renzi, è diviso a metà: una prima parte in cui viene sottolineato ciò che il suo partito non condivide e una seconda in cui ci sono le proposte di Italia Viva. Ma alcuni temi sono notoriamente divisivi: dal Mes sanitario allo Ius culturae.

Le richieste di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali

I documenti con le proposte di tutti i partiti di maggioranza sono attesi oggi sul tavolo di Palazzo Chigi. Il Partito Democratico punta su un futuro più verde, con riduzione dell'inquinamento, e sull'innovazione. Misure per il mezzogiorno e per la sanità, chiede il Pd, ma anche passi avanti sulla parità di genere. Sulla sanità si basano le richiese di Liberi e Uguali: i 9 miliardi sono troppo pochi. Poi attenzione al green e agli investimenti sulle infrastrutture. Anche il Movimento 5 Stelle è d'accordo sul puntare su un futuro più verde, ma fondamentali sono anche la digitalizzazione e l'inclusione sociale. Più risorse in questo senso: dalla scuola alla transizione industriale.

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