Crisanti e Bassetti contro il governo: “Sbagliato levare l’obbligo di mascherina in ospedali e Rsa”
Il governo sta valutando se togliere o meno l'obbligo di mascherina negli ospedali e nelle Rsa. Su questo punto il ministro della Salute Schillaci non ha ancora deciso la strada da prendere. Dopo aver sospeso le multe per gli over 50 non vaccinati fino a giugno, l'allentamento sulle mascherine, che era stato preannunciato, potrebbe essere rivisto. Su questo ha influito il monito del Presidente della Repubblica Mattarella, che venerdì ha ricordato che la pandemia non è superata.
"La situazione attuale è completamente diversa, il virus è mutato. Grazie soprattutto alle vaccinazioni" gli ospedali non sono oggi sotto pressione. "Non è più quel virus invincibile che ha fatto danni in tutto il mondo", ha detto l'infettivologo Matteo Bassetti, intervistato a Mezz'ora in più su Rai3 da Lucia Annunziata insieme al neo senatore dem Andrea Crsianti.
"Siamo molto distanti dalla situazione del 2020 e del 2021 – ha aggiunto Crisanti – grazie alla somma tra vaccinati e guariti, che fanno più o meno il 98% della popolazione italiana. Noi non conosciamo la capacità del virus di generare nuove varianti. Omicron ha fatto tra 20mila e 30mila morti negli ultimi mesi, soprattutto persone fragili. Oggi non bisogna levare le mascherine negli ospedali e nelle Rsa, perché lì ci sono persone che si possono ammalare gravemente. Inoltre l'uso delle mascherine ha portato una diminuzione delle malattie infettive ospedaliere. Rimuovere tutto senza calcolare i benefici sarebbe affrettato".
"Noi ieri come Associazione scienziati italiani abbiamo fatto un appello al ministro per chiedere di non togliere l'obbligo di mascherina ai visitatori di ospedali e Rsa. È giusto però che i nostri ospedali oggi vengono aperti a tutti. Tutti i malati devono poter avere la visita dei cari e dei congiunti", perché in questo modo si guarisce più rapidamente, ha detto Bassetti.
A proposito della possibilità di riportare in corsia i medici non vaccinati Crisanti ha aggiunto: "L'interdizione del personale sanitario non vaccinato era legata alla convinzione che questo potesse contagiare i pazienti. Il problema è stato la mancanza di pragmatismo", per esempio è stato sbagliato non far lavorare medici non vaccinati che però erano stati contagiati, e quindi erano di fatto protetti contro il virus.
"Premesso che secondo me un medico o un infermiere che non si è vaccinato ha fatto un grave errore – ha detto il professor Bassetti – più che non farli lavorare avremmo dovuto rimandarli a fare il corso di immunologia. La misura del 2021 è stata corretta e giusta. Il fermo macchina però è molto importante. Il problema di chi non è vaccinato è che queste persone non sono state rimpiazzate, sono state fermate, e i servizi per il cittadino non ci sono più. Ma bisogna rimettere quelle persone non nel reparto di malattie infettive, ma in altri reparti", e questo è il ragionamento che sta seguendo il ministro della Salute. Bassetti abbraccia la posizione espressa dal professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto Mario Negri: "Chi rifiuta di immunizzarsi non può essere un medico".
"Sono stati fatti errori di comunicazione, per esempio sul Green Pass, come se fosse una misura di protezione, e non una decisione politica per incoraggiare le persone a vaccinarsi. Poi il nostro sistema sanitario ha dei problemi, dove i nostri Presidenti di Regione hanno fatto una vera e propria guerriglia contro le decisione del Cts e del ministero. Non a caso abbiamo avuto in alcune Regioni un'incidenza alta", ha detto Crisanti, a proposito degli errori che sono stati commessi dal precedente governo.
Per quanto riguardo invece la sospensione delle multe agli over 50 non vaccinati, Crisanti è critico: "Non condivido questo condono sulle multe", "è una decisone politica che va contro coloro che si sono vaccinati". E ancora: "Che dignità ha uno Stato che commina una multa sacrosanta in base a una legge e poi la leva?".
La Commissione inchiesta sulla gestione della pandemia da Covid-19 "è giusta purché non sia fatta con l'idea di puntare il dito, ma per capire se errori sono stati commessi e per non farne in futuro", ha detto ancora Bassetti. "Sono convinto che" di errori "ne sono stati commessi ma in buonafede", ha aggiunto per poi sollecitare che la Commissione si occupi anche di dirci "se i deceduti classificati come morti Covid sono realmente morti di Covid".
Se la Commissione d'inchiesta sulla gestione della pandemia da Covid-19 "si occupa solo di aspetti amministrativi non la facciamo per niente. Se deve analizzare come i processi decisionali hanno impattato sulla pandemia sono favorevole", ha detto il microbiologo e senatore del Pd.