Crimi e Lombardi contro Napolitano: “il suo è discorso politico, non garante”
Nonostante il neo presidente della Repubblica Giorgio Napolitano abbia strizzato l'occhio al MoVimento 5 Stelle durante il suo discorso di insediamento al Qurinale di quest'oggi, riconoscendogli la legittimazione del voto che hanno guadagnato in campagna elettorale, tutto ciò non ha contribuito ad un cambio d'atteggiamento da parte del Movimento stesso. Nel pomeriggio infatti, proprio durante il giuramento, i deputati 5 stelle sono rimasti seduti senza applaudire in segno di protesta mentre Napolitano indirizzava un monito ai partiti e al loro immobilismo negli ultimi anni. Così i capigruppo a Camera e Senato, Roberta Lombardi e Vito Crimi, hanno commentato negativamente il discorso di Napolitano tanto elogiato da tutti i partiti:
Quello del presidente Napolitano e' stato un discorso politico, in barba al ruolo di garanzia che un Capo dello Stato dovrebbe mantenere
Resta dunque il gelo, questo il clima in vista di consultazioni che cominceranno già da domattina, e che saranno quanto più brevi possibile, per dare al paese un governo che sarà di larghe intese ed avrà alla sua guida, presumibilmente, Giuliano Amato o Enrico Letta (sebbene adesso emerga anche il nome di Chiamparino, scelto dai renziani per il Quirinale la scorsa settimana). Il Movimento, probabilmente non avrà ancora il coltello dalla parte del manico in relazione ad una fiducia di governo, visto un probabile voto congiunto tra centrodestra e centrosinistra, ma non è detto che non sia questa la soluzione cercata dai 5 stelle, in vista di una lotta elettorale che non pare troppo lontana.