Crimi: “Draghi ci ha confermato No al Mes e Sì al reddito di cittadinanza”
"L'interlocuzione è proseguita e abbiamo ascoltato le idee base di programma, le riforme, gli ambiti dentro il quale intende esercitare l'azione di governo. Abbiamo trovato, nelle proposte, una serie di spunti sulle cose che avevamo già anticipato nelle precedenti consultazioni. Quella a cui tenevamo di più era che l'azione di governo avesse come pilastro la transizione energetica": lo ha detto Vito Crimi al termine dell'incontro del Movimento Cinque Stelle con il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi. Si chiude così il secondo turno di consultazioni.
" Abbiamo insistito sull'idea di un super-ministero che coordini tutti gli investimenti indirizzati in politiche che mettano l'ambiente come filtro dell'attività. Abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto che si stia immaginando quale sia l'assetto istituzionale che possa adeguarsi a questo approccio", ha spiegato Crimi. Per poi raccontare di aver affrontato anche altri temi vicini al M5s, come la misura cavallo di battaglia del reddito di cittadinanza: "Sul reddito di cittadinanza abbiamo avuto la rassicurazione che oggi più che mai è necessario rafforzare le misure di sostegno e di fare razionalizzazione, creando misure universali, che possano mettere al proprio interno tutte le misure di ammortizzatori sociali e sussidi, con un sostegno universale indirizzato a tutte le figure che oggi hanno difficoltà a essere inserite nel mondo lavorativo". E ancora: "Il tema del lavoro è il tema principale su cui ci dovremo confrontare appena terminerà il blocco dei licenziamenti", ha aggiunto il capo politico Cinque Stelle.
Che ha poi raccontato che Draghi ha confermato che il Recovery Plan partirà dalla bozza già approvata dal governo precedente: "Da lì dovremo partire, dal lavoro dei nostri ministri, nessuno stravolgimento come qualcuno avrebbe voglia di fare". E sul Mes: "Draghi non lo ha nemmeno citato tra le misure e le intenzioni dell'azione governativa, è stato molto chiaro, è una misura che va fatta se c’è un piano, una convenienza, dei motivi per utilizzarlo e ad oggi non ci sono un piano né i motivi". Infine ha concluso: "Nei prossimi giorni valuteremo tutti gli aspetti complessivi. Come sapete faremo parlare i nostri iscritti che ci daranno indicazioni. Contiamo nell'intelligenza collettiva per fare gli interessi del Paese"