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Crescono le differenze tra super ricchi e poverissimi nel mondo: cosa dice il rapporto Oxfam

Il recente rapporto Oxfam, pubblicato in occasione del World Economic Forum di Davos, dipinge un quadro allarmante: nel 2024 la ricchezza dei miliardari è cresciuta di altri 2mila miliardi di dollari, arrivando a toccare i 17mila miliardi. L’1% più ricco detiene quasi metà della ricchezza globale, mentre il 50% più povero possiede appena il 2%.
A cura di Francesca Moriero
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Quanto sono ricchi i primi 10 miliardari del mondo? È la domanda che pone Oxfam, sul sul profilo X (ex Twitter) in merito al suo rapporto, pubblicato pochi giorni fa, in occasione del World Economic Forum di Davos.

"Per accumulare la ricchezza detenuta da uno dei 10 miliardari più ricchi al mondo non sarebbe bastato risparmiare mille dollari al giorno, a partire dai tempi per cui i ritrovamenti fossili confermano la presenza del genere Homo (315.000 anni fa)", scrive l'organizzazione.

Cosa dice il rapporto Oxfam

Il recente rapporto Oxfam, pubblicato in occasione del World Economic Forum di Davos, dipinge un quadro allarmante: nel 2024 la ricchezza dei miliardari è cresciuta di altri 2mila miliardi di dollari, arrivando a toccare i 17mila miliardi. L’1% più ricco detiene quasi metà della ricchezza globale, mentre il 50% più povero possiede appena il 2%. Nei paesi a basso reddito, la situazione è ancora più drammatica: tre quarti della popolazione non hanno accesso a un sistema sanitario decente e quasi 900 milioni di persone sopravvivono con meno di 2,15 dollari al giorno, la soglia della povertà estrema definita dalla Banca Mondiale.

Se la ricchezza dei dieci uomini più ricchi al mondo è cresciuta di quasi 100 milioni di dollari al giorno in media, significa che anche se il 99% delle loro fortune andasse perso, rimarrebbero comunque miliardari.

E mentre la ricchezza dei miliardari a livello globale continua a crescere, il ritmo con cui si riduce la povertà estrema è fortemente rallentato, e continua a lasciare intrappolati milioni e milioni di persone in una quotidianità che non ha "minimamente i tratti di un’esistenza dignitosa", come dichiara Oxfam.

La ricchezza deriva da clientelismo, eredità e monopoli

"Ci inducono a credere che la ricchezza derivi da duro lavoro", si legge nel rapporto, in realtà come viene sottolineato, tutto ciò arriva solo da clientelismo, eredità e monopoli. Nel 2023, per la prima volta, la quota di ricchezza dei nuovi miliardari derivante da eredità, avrebbe, addirittura, superato quella attribuibile ad attività imprenditoriali.

Le grandi fortune insomma, non nascono solo da talento e dalla fatica del lavoro. Il nostro è un sistema economico estrattivo che favorisce l'accumulazione di ricchezza per pochi a discapito della collettività; un sistema che tutela così privilegi e crea disuguaglianze. Le conseguenze di questo squilibrio sono, almeno oggi, "sotto gli occhi di tutti", come viene sottolineato nel rapporto: un bambino su quattro vive in condizioni di estrema povertà, le donne nei paesi in via di sviluppo lavorano il doppio degli uomini senza alcun riconoscimento economico, e i salari della classe media ristagnano nonostante l’aumento della produttività.

Nel 2023 quasi mille miliardi di dollari sono defluiti dal Sud globale, beneficiando così l'1% più ricco nel Nord per 30 milioni di dollari l'ora. Allo stesso tempo una donna su dieci nel mondo vive in povertà estrema.

Non serve essere quindi esperti di economia per riconoscere che il capitalismo, così com’è pensato è parte del problema se non proprio la causa. Una parte dei profitti, oltre una certa soglia, "dovrebbe essere obbligatoriamente reinvestita nel benessere collettivo: istruzione, sanità, lotta alla povertà e riduzione delle disuguaglianze, alla base dell' equità sociale", si legge ancora. La concentrazione di ricchezza così distribuita alimenta infatti instabilità politica, insicurezza sociale e perfino conflitti armati.

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