Covid, Zingaretti: “Con Salvini Italia sarebbe morta”. Il leader leghista replica: “Che squallore”
Scontro a distanza tra il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, e il leader della Lega, Matteo Salvini. Un botta e risposta che nasce dalle parole pronunciate dal segretario dem durante un comizio a Legnano e che prosegue con la contro-replica di Salvini, arrivata praticamente nell'immediato. Zingaretti, durante il comizio a sostegno del candidato sindaco, parla della gestione dell’emergenza Covid in Italia: “Se avesse vinto il nazionalismo, la Lega di Salvini, oggi l'Italia sarebbe un Paese morto, senza speranza”.
Zingaretti contro la destra: ha fatto disastri
Il segretario del Pd ritiene che l’attuale governo abbia gestito bene l’emergenza: “Siamo stati più bravi di altri Paesi, come governo e classi dirigenti, a governare il Covid. Dove governavano le destre hanno fatto disastri”. Zingaretti prosegue: “A destra sono i migliori a illustrare e rappresentare i problemi degli italiani, noi dobbiamo essere percepiti come quelli che sono i migliori a risolvere i problemi degli italiani”. L’attacco di Zingaretti contro la destra continua: “La destra fa campagna elettorale con slogan, odio e, in alcune zone, con rigurgiti neofascisti inquietanti come è accaduto in Toscana. Non si può fare la campagna con il ‘boia chi molla'. Non c'è più il centrodestra degli ultimi venti anni, che pure non ci piaceva, ma ora lo scontro è tra le forze progressiste e dall'altra parte l'estrema destra”.
La replica di Salvini: che squallore
La replica di Salvini non si fa attendere e arriva durante la trasmissione Stasera Italia, su Rete 4: “Che pena, che squallore con 35mila morti, che schifo… Sei in una terra che ha sofferto, che ha pagato, con medici, con mamme e papà che non hanno rivisto i nonni e i figli, che si sono rimboccati le maniche, che è ripartita e che chiede solo di essere lasciata tranquilla e vai a fare il comizio dicendo che se avesse vinto Salvini l'Italia sarebbe morta? Che schifo, e non solo dal segretario del Pd, anche dal governatore del Lazio. Ma quando si occupa della sanità di Roma e del Lazio?”.