Covid, Speranza annuncia nuove misure: “Italia zona rossa il prossimo week end, 9 e 10 gennaio”
Vertice nella notte tra il Governo e le Regioni sulle possibili nuovi misure che saranno introdotte dal prossimo 7 gennaio, alla scadenza del decreto di Natale varato lo scorso 18 dicembre. Da quanto è emerso, riguardo ai nuovi provvedimenti, sarà fatto un ulteriore passaggio di Governo. Per l'esecutivo erano presenti i ministri per le Autonomie e per la Salute, Francesco Boccia e Roberto Speranza. Tra i governatori hanno partecipato alla riunione Toti, Zaia, Bonaccini e Toma.
Sul tavolo c'era in particolare l'ipotesi di nuove restrizioni nel weekend, quello del 9 e 10 gennaio, in cui dopo due giorni di zona gialla per tutta Italia è possibile che ritorni per tutte le Regioni una zona arancione, con bar e ristoranti chiusi, divieto di uscire dal proprio Comune, e un possibile coprifuoco alle 20. Ma stando alle prime dichiarazioni del ministro della Salute Speranza si parla anche di una zona rossa, come quella adottata in questi giorni per i festivi e prefestivi, concedendo a chi vive nei piccoli Comuni di spostarsi. "Valutiamo l'ipotesi per il prossimo fine settimana di applicare le misure da zona rossa per i festivi e prefestivi, con la salvaguardia dei Comuni più piccoli per gli spostamenti. Dopo aver raccolto i contributi dei presidenti domani si tireranno le somme con il Governo". Quindi per i Comuni sotto i 5mila abitanti saranno comunque possibili gli spostamenti entro i 30 km, ad eccezione del Capoluogo di provincia, come è avvenuto durante le vacanze di Natale.
Si valuta anche di modificare i parametri per la classificazione delle fasce di rischio: "Stiamo facendo fare un approfondimento ai tecnici in modo da abbassare le soglie dell'Rt per accedere in zona rossa o arancione. Misura che incide sul modello della zonizzazione". L'ipotesi è di far scattare la zona arancione con un Rt a 1, e la zona rossa con un indice di trasmissione a 1,25.
"Guardiamo all'Inghilterra che ha superato i 60mila contagi al giorno e dobbiamo essere consapevoli del lavoro eccezionale che abbiamo fatto. Dobbiamo usare precauzioni serie perché quella variante ci preoccupa per la velocità di contagio".