Covid, Sileri a Fanpage.it: “Isolamento dei positivi non sarà eliminato ora, decideremo in autunno”
I casi Covid sono tornati ad aumentare ormai da due settimane e il monitoraggio Iss di oggi ha segnato un impennata dell'incidenza. Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, spiega in un'intervista a Fanpage.it perché non c'è da preoccuparsi in vista dell'estate, mentre bisogna prepararsi con attenzione all'autunno. Il senatore del Movimento 5 Stelle sottolinea anche che avrebbe confermato le mascherine sugli aerei e che a settembre gli studenti devono tornare in classe senza dispositivi di protezione individuale.
Sottosegretario Sileri, i casi Covid sono tornati ad aumentare rapidamente, l'incidenza da due settimane è in crescita in Italia e la situazione peggiora anche nel resto d'Europa. Ci dobbiamo preoccupare? L'estate è a rischio?
Abbiamo una sottovariante della Omicron che si diffonde ancora più rapidamente e, come previsto, ci sono molti positivi. Questo però non significa essere malati. Finché questo aumento dei contagi non si traduce in un aumento significativo dei ricoveri, soprattutto in terapia intensiva, la situazione è sotto controllo. Come tutte le altre ondate avrà una durata limitata e lo sarà ancora di più grazie al fatto che i due terzi della popolazione è vaccinato.
Vaccinato sì, ma con quante dosi? Due, tre o quattro?
Parliamo ovviamente di chi ha ricevuto la terza dose. Se andiamo a guardare i dati la situazione è chiara: i vaccinati con dose booster è vero che possono contagiarsi, ma la protezione contro la malattia severa è ancora oltre il 90%. Attenzione a pesare i positivi, stiamo attenti piuttosto a chi finisce in ospedale. In futuro questo succederà: ci si infetterà – alcuni asintomatici, altri con sintomi influenzali più o meno forti – e ci si curerà a casa.
Però i casi stanno aumentando ora e ormai da due anni a questa parte, con le varie ondate, abbiamo capito che la pressione sugli ospedali arriva almeno tre settimane dopo rispetto alla risalita dei contagi. O no?
È chiaro che aumenteranno anche le ospedalizzazioni. Ma se la letalità e le forme gravi sono limitate allo 0,1% dei casi sotto i quarant'anni e poi schizzano oltre il 15% sopra ai sessanta, lo dobbiamo al vaccino. Quelle percentuali sono già ridotte del 90%. Poi più il virus si diffonde più è probabile che c'è chi finirà in ospedale, ma non avremo mai e poi mai i numeri osservati lo scorso anno. Le persone più a rischio sono praticamente tutte vaccinate.
Quindi possiamo escludere categoricamente nuove restrizioni durante l'estate per via di questa nuova ondata?
Ad oggi assolutamente sì, ma non dobbiamo preoccuparci tanto di questa estate, quanto della possibile ondata autunnale. Andando avanti l'immunità della vaccinazione e della guarigione si riduce, perciò bisognerà proseguire con la campagna di somministrazione soprattutto ai più fragili che hanno bisogno della quarta dose. Speriamo con dei vaccini aggiornati. Moderna ha già fatto un vaccino bivalente che ha una parte che copre anche Omicron.
Ieri il sottosegretario Costa ha parlato di un provvedimento imminente per eliminare l'isolamento domiciliare dei positivi al Covid. È potenzialmente la svolta più importante dall'inizio della pandemia, che ne pensa?
Concettualmente parlando sono d'accordo. L'ho detto in passato, prima andavano eliminate le quarantene per contatto stretto – e lo abbiamo fatto – poi l'isolamento per i positivi al Covid. Ma non è ancora il momento. Ad oggi è ancora necessario. Siamo davanti a continue mutazioni del virus e bisogna ancora studiare l'efficacia reale dei vaccini, ma soprattutto ci sono ancora grandi situazioni di rischio. Immaginiamo un positivo che va in un ospedale. È ancora prematuro.
Quindi l'isolamento obbligatorio verrà eliminato? Quando?
La normalità sarà quella prima o poi, ma non oggi nel breve periodo. Sul tavolo non c'è. Credo però che arriveremo a quel punto, ma dopo questa ondata e probabilmente anche dopo l'autunno. Non dico di non farlo in assoluto, ma di non farlo oggi.
Le mascherine intanto sono state confermate in tutti i mezzi di trasporto tranne gli aerei, perché?
Sono tra quelli che avrebbe mantenuto l'obbligo anche sull'aereo. Soprattutto nei momenti di imbarco e sbarco, quando si sale o scende in maniera disordinata, il rischio c'è. Per il resto, grazie al meccanismo di filtraggio dell'aria, l'aereo è un mezzo di trasporto particolarmente sicuro. Va sottolineato, però, che in caso di contagio è un forte amplificatore, per via del fatto che quelle persone che scendono dall'aereo non hanno una mobilità locale, ma nazionale o internazionale. Perciò se venti persone si contagiano durante il viaggio il rischio di diffusione e focolai secondari è più ampio.
A scuola gli studenti torneranno con la mascherina?
Io sono per eliminare la mascherina a scuola, perché la logica era di utilizzarla nella fase di progressione della vaccinazione. Il problema era il rischio che all'interno della scuola ci fossero tanti contagi, che poi gli studenti avrebbero portato a casa il virus mettendo a rischio la salute di genitori e nonni. Ora sono quasi tutti vaccinati e la circolazione del virus tra i ragazzi non determina più i problemi del passato. La mascherina ha avuto un'importanza scientificamente dimostrata, abbiamo molti studi statunitensi al tempo della Delta che lo confermano. Oggi non ha più ragione di esistere.
Sarà il primo autunno di reale ritorno alla normalità o sarà più simile allo scorso anno?
Non sarà come lo scorso anno perché il numero di vaccinazioni oggi è molto più elevato e la variante è stata definita "meno cattiva". Certo, purché arrivino dei vaccini aggiornati e le persone decidano di procedere con i richiami. È anche vero che la circolazione estiva rischia di mettere sotto pressione il sistema lì dove ci sono meno persone vaccinate.
E per il Movimento 5 Stelle che autunno sarà? La crisi interna tra Conte e Di Maio come pensa possa risolversi?
Credo che il dialogo sia sempre la soluzione. Laddove c'è dialogo c'è progettualità, c'è rispetto e si può costruire qualcosa.