Covid, secondo il sottosegretario Costa il 15 giugno potrebbero finire tutte le restrizioni
Il prossimo 15 giugno potrebbe segnare la fine di tutte le restrizioni Covid. A dirlo è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, secondo cui, se le condizioni della pandemia non peggiorano in maniera significativa, le poche regole rimaste potrebbero esaurirsi nel giro di un mese e mezzo. L'ultima ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, ha infatti prorogato l'obbligo di mascherina in alcuni luoghi al chiuso. Se Costa avesse ragione, invece, dal 16 giugno non ci sarebbe più bisogno dei dispositivi di protezione e del Green Pass, se non in ospedali ed Rsa.
"Credo che ci siano le condizioni per dire che siamo di fronte alla possibilità di arrivare a un'estate senza restrizioni– spiega Costa- il governo ha deciso il criterio della gradualità sia nell'introduzione sia nell'allentamento delle misure restrittive". Costa, in visita a Genova, aggiunge che "il governo ha deciso il criterio della gradualità sia nell'introduzione, sia nell'allentamento delle misure restrittive, così abbiamo deciso la proroga fino al 15 giugno per alcune situazioni".
Stando alle regole attuali, in vigore da ieri 1° maggio , la certificazione verde dovrà ancora essere esibita solo in ospedali ed Rsa. Qui chiunque entra dovrà avere con sé il Green Pass. Quella richiesta sarà la versione "rafforzata", che si ottiene solo con la vaccinazione o la guarigione dal coronavirus. L'obbligo per queste strutture è stato esteso fino al prossimo 31 dicembre. Se poi si decide di viaggiare il Pass potrebbe essere necessario, ma solo nella sua forma base. Le regole cambiano a seconda dei Paesi di destinazione, ma sicuramente la certificazione verde continua ad essere obbligatoria per l'ingresso nei Paesi dell'Ue: verrà richiesto di mostrarla all'arrivo nella nazione prescelta.
Quanto alle mascherine è obbligatoria la Ffp2 per: trasporto pubblico locale (tram, metro e autobus) e a lunga percorrenza (aerei, navi e treni); sale teatrali e da concerto, cinema, teatri; eventi e competizioni sportive al chiuso (per esempio nei palazzetti); locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati. Per lavoratori, utenti e visitatori di strutture sanitarie ed Rsa basta invece la mascherina chirurgica.