Covid, Schillaci: “Se aumentano casi consiglieremo mascherine al chiuso, ma nessun obbligo”
Il ministro della Salute Orazio Schillaci, che ieri ha tenuto un'informativa in Senato per dare conto della situazione Covid in Italia alla luce dell'aumento di casi in Cina e del conseguente obbligo di tampone per chi arriva in volo da quel Paese, è tornato a parlare delle misure che il governo intende mettere in campo. Il ministero ha diffuso proprio questa mattina una circolare, con la quale si prevede una stretta in caso di peggioramento della situazione epidemiologica: ritorno delle mascherine al chiuso e nei luoghi affollati e lavoro agile sono le principali misure all'orizzonte. Ma per il momento nulla cambia rispetto alle norme in vigore.
"I dati ancora sono in miglioramento. Laddove assistessimo ad aumento dell'incidenza potremmo consigliare nuovamente l'uso delle mascherine al chiuso e in assembramenti, ma non siamo in questa situazione", ha detto Schillaci su Raiuno. Non si pensa, al momento, a un obbligo: "Siamo per consigliare, puntiamo sulla responsabilità dei cittadini. Spero non ci sia più una situazione come quella di 3 anni fa, grazie ai vaccini siamo in una situazione completamente diversa".
Schillaci consiglia però di portare le mascherine a Capodanno, se si è in presenza di fragili: "Va portata se ci sono molte persone e soprattutto se ci sono persone fragili e anziani, per proteggere loro".
E a proposito dell'obbligo di test per chi arriva dalla Cina ha aggiunto: "Non è una norma discriminatoria verso nessuno: proprio perché dalla Cina non abbiamo avuto informazioni scientifiche completamente attendibili in questa fase abbiamo raccomandato la massima prudenza. L'ordinanza che ho firmato sui tamponi alle persone che arrivano dalla Cina terminerà il 31 gennaio, quindi è una misura di precauzione".
Al momento comunque non sarebbero state individuate varianti nuove: "L'obiettivo è sequenziare i risultati dei campioni positivi per andare a verificare se nei passeggeri in arrivo dalla Cina sono presenti delle varianti del virus SarsCoV2 diverse da quelle note. Finora siamo assolutamente tranquilli perché tutti i casi campionati dimostrano che sono tutte varianti di Omicron già presenti sul nostro territorio nazionale" ha detto ancora il ministro, sottolineando che "nei primi voli arrivati a Malpensa dalla Cina era positivo un passeggero su 2, mentre nei voli arrivati a Fiumicino la percentuale è scesa tra il 10 e il 20%".