Covid, perché è stato rimandato il voto alla Camera e come funziona il numero legale
Alla Camera dei deputati manca il numero legale e la votazione sulle risoluzioni relative alle comunicazioni del ministro della Salute, Roberto Speranza, slitta. L’Aula di Montecitorio si doveva esprimere anche sulla proroga dello stato d’emergenza fino al 31 gennaio 2021 a causa del Covid. Il numero legale non è stato raggiunto per 15 voti al primo tentativo e per 8 al secondo. La votazione sulle risoluzioni viene quindi rinviata a domattina, alle 10, come stabilito dalla conferenza dei capigruppo. Alla mancanza del voto legale le opposizioni in Aula hanno festeggiato. Venendo redarguiti dal presidente di turno, Ettore Rosato, ma anche dalla maggioranza che pone il problema dei 44 deputati in quarantena da ieri. In Aula dovevano essere presenti 221 deputati, per cui in realtà non c’erano solo le assenze per quarantena ma anche quelle non giustificate. Stefano Ceccanti del Pd accusa l’opposizione: “Vari deputati di maggioranza sono assenti causa Covid, l’opposizione fa mancare il numero legale venendo meno al fair play”.
Camera, i deputati in quarantena considerati in missione
Il problema si pone perché i deputati in quarantena non vengono considerati in missione. Ma questa sera la Giunta del regolamento della Camera ha stabilito che invece saranno considerati in missione i deputati “oggetto di provvedimenti di limitazione della circolazione a causa del Covid”. La votazione di domani, quindi, sembra essere più semplice: conteggiando anche i deputati in missione raggiungere il numero legale diventa molto più semplice. La conferenza dei capigruppo ha stabilito che si voteranno domani alle 10 le risoluzioni di maggioranza e opposizioni alle comunicazioni di Speranza.
Come funziona il numero legale alla Camera
Il regolamento della Camera prevede che le deliberazioni dell’Aula non siano “valide se non è presenta la maggioranza dei loro componenti”. Ovvero la metà più uno: i deputati sono in totale 630, ne servono quindi 316. Nel computo totale rientrano anche i deputati in missione, sia “per incarico avuto dalla Camera fuori della sua sede” sia i “membri del governo per ragioni del loro ufficio”, come ricorda il regolamento di Montecitorio. Tutti i parlamentari in missione “sono computati come presenti per fissare il numero legale”. Nelle votazioni in cui è richiesto il numero legale i deputati che decidono preventivamente di astenersi vengono computati nel conteggio per il numero legale. La presidenza della Camera non è obbligata a verificare la presenza del numero legale se non viene richiesto da almeno 20 deputati. Inoltre, “i richiedenti la verifica del numero legale sono sempre considerati presenti agli effetti del numero legale”.