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Covid, l’annuncio di Boccia: “A breve possibili altre Regioni in zona rossa”

Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, conferma che alcune Regioni potrebbero presto diventare zona rossa, già nelle prossime ore. “Non escludo che possano esserci altre regioni rosse, sempre sulla base dei dati del monitoraggio”, afferma il ministro in attesa dei dati che verranno elaborati dall’Iss.
A cura di Stefano Rizzuti
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Nei prossimi giorni alcune Regioni potrebbero aggiungersi a quelle già attualmente in zona rossa. A confermarlo è anche il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, intervenendo durante la trasmissione ‘Oggi è un altro giorno’, in onda su Rai 1. “Non escludo che possano esserci altre regioni rosse, sempre sulla base dei dati del monitoraggio”, afferma Boccia. Che si sofferma poi sulla possibilità di differenziare le zone all’interno di una stessa Regione sulla base dei dati provinciali, una possibilità “che già c’è: le Regioni che sono state rosse, nella settimana di attenzione, possono allentare le misure in alcune province”. Nuove zone rosse, quindi, potrebbero essere stabilite dopo il prossimo monitoraggio settimanale dell’Iss, atteso come sempre il venerdì.

Boccia parla anche dei 21 indicatori utilizzati proprio per stabilire le diverse fasce: il ministro assicura che i parametri non cambieranno fino al 3 dicembre: “Non sono in discussione, c’è un dpcm in vigore fino al 3 dicembre e il confronto in corso” sulle Regioni su questo tema “servirà sicuramente a prendere ulteriori decisioni per il dpcm successivo”. Boccia aggiunge: “I presidenti di Regione possono chiudere e attuare misure restrittive e penso che, se sono d’intesa con il ministro della Salute, sia dovere dello Stato garantire ristori per quelle aree in cui i presidenti di Regione anticipano eventuali decisioni legittimamente dal modello”. Altra considerazione fatta dal ministro è quella riguardante la Regione Puglia, con il presidente Michele Emiliano che ha chiesto di istituire una zona rossa provinciale sia a Foggia che a BAT: la situazione, spiega Boccia, “dipende dai dati: fa bene Emiliano a chiedere restrizioni ed essere rigoroso. Se lo chiede per due province, se ci sono le condizioni, ha senso chiederlo per tutta la Regione nella prima fase, ma aspettiamo i dati”.

Ultimo aspetto su cui si sofferma il ministro per gli Affari regionali è quello del Natale e della discussione che in questi giorni viene portata avanti su un eventuale dpcm per le festività di dicembre. Per Boccia, però, questo dibattito non può essere affrontato nell’attuale momento, tanto che definisce la discussione sul cenone di Natale “surreale, semplicemente lunare”.

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