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Covid 19

Covid, il piano del governo per le famiglie: permessi ai genitori e test rapidi per i figli

Il ministro Elena Bonetti illustra il piano del governo per aiutare le famiglie italiane durante questa fase in cui i contagi da Covid-19 continuano a salire. Per i genitori si prevedono permessi per poter stare con i figli in quarantena, mentre per gli studenti si punta a mettere in campo sempre più test rapidi.
A cura di Stefano Rizzuti
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Test rapidi e permessi per i genitori. Sono queste le ricette suggerite dalla ministra per la Famiglia, Elena Bonetti, per aiutare le madri e i padri che dovranno gestire casi di Covid e la quarantena dei figli in caso di contagi a scuola. In un’intervista al Messaggero, Bonetti spiega che in questa fase molti contagi si staranno sviluppando “in ambito familiare”, però “il sistema di precauzioni sui posti di lavoro e nei luoghi di comunità così come quello di tracciamento sta mantenendo numeri controllati”. Le famiglie, però, “vanno supportate”. E per questo servono ulteriori misure in loro favore, incentivando sempre la socialità per i figli.

I permessi per i genitori con figli in quarantena

Per aiutare le famiglieè stato fondamentale reintrodurre per i genitori misure di tutela del lavoro che avevamo adottato durante il lockdown”, afferma la ministra. Per esempio i genitori degli studenti in quarantenapossono lavorare in smartworking e hanno diritto a un congedo pagato al 50% della propria retribuzione giornaliera: queste misure riguardano anche i lavoratori autonomi con partita Iva iscritti all’Inps”. Ma non è ancora sufficiente per le famiglie italiane, secondo Bonetti.

Bonetti e le altre misure per la famiglia

Le altre iniziative allo studio partono dal potenziamento dei finanziamenti “di iniziative dei Comuni con il terzo settore per venire incontro alle esigenze delle famiglie, in particolare quelle che mostrano situazioni di povertà educativa”. Poi c’è il decreto Agosto all’esame del Parlamento: “Spero si approvi un emendamento di Italia Viva che permette ai comuni di proseguire le attività educative iniziate quest’estate con il finanziamento straordinario di 135 milioni. Ma non possiamo pensare che il tema si fermi qui”. Il primo aiuto fondamentale è quello “della diffusione dei test rapidi che devono essere usati su scala nazionale: è ovvio che di fronte a un bambino raffreddato sapere in poco tempo se si tratta di influenza o meno è decisivo”. Altro tema importante è quello della “distribuzione capillare dei vaccini anti-influenzali”.

Il Family Act

Infine, la ministra parla anche del Family Act: “La legge delega che chiamiamo Family Act dovrebbe iniziare ad essere operativa dal 2021 e tra l'altro prevede una rivoluzione fiscale per chi ha figli: un assegno unico e universale che assorbirà tutti i sussidi attuali. Proprio nel quadro del Family Act punteremo a favorire la costruzione di spazi integrati nei quali le madri potranno fare smart working o altre attività mentre i figli potrebbero seguire attività educative. L'idea è quella di incentivare i Comuni a progettare aree adeguate alle nuove esigenze familiari. L'obiettivo è passare dallo smartworking allo smartliving”.

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