Covid, da oggi i medici non vaccinati possono tornare in servizio
Da oggi, 1° novembre 2022, i medici che non si sono vaccinati contro il Covid (e che erano stati sospesi per questo) possono tornare in corsia. Lo ha stabilito il governo nel suo primo decreto legge, con cui è stato cancellato l'obbligo vaccinale per tutto il personale sanitario, che sarebbe altrimenti scaduto a fine anno. Di conseguenza, tutti coloro che erano stati sospesi dall'esercizio della professione per non essersi vaccinati contro il coronavirus, possono da oggi tornare in ospedale.
"Abbiamo deciso di anticipare all'1 novembre la fine dell'obbligo e questo ci consente di recuperare 4 mila persone ora ferme in un sistema sotto-organico", ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa. "Il quadro epidemiologico è mutato, in particolare dai dati si vede che impatto su ospedali è limitato e c'è diminuzione contagi e stabilizzazione occupazione ospedali. A ciò si aggiunge la carenza del personale medico: quindi aver rimesso a lavorare questi medici non vaccinati serve a contrastare la carenza e garantire il diritto alla salute", le ha fatto eco il ministro della Salute, Orazio Schillaci.
La Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) però sottolinea che anche le Regioni possono comunque emanare provvedimenti organizzativi. La valutazione del rischio e quindi la possibilità di reintegrare i medici non vaccinati "è demandata ai direttori sanitari e anche le Regioni possono emanare provvedimenti organizzativi in questo ambito", sottolinea il presidente della Federazione, Filippo Anelli. E ancora: "I medici e sanitari non vaccinati sono in larga parte libero professionisti e l'incidenza sull'assistenza ospedaliera è dunque relativa. Le Regioni potranno però emanare provvedimenti organizzativi e le direzioni sanitarie valuteranno le diverse situazioni". Per poi ribadire come sia solamente grazie alla campagna vaccinale se oggi stiamo uscendo dall'emergenza.
Pierino Di Silverio, segretario nazionale dell'Anaao Assomed, il sindacato dei Medici ospedalieri maggiormente rappresentativo, da parte sua chiede: "Non assegnare i Medici e sanitari non vaccinati contro Covid-19, e reintegrati negli ospedali, ai reparti con pazienti fragili maggiormente a rischio". E rimarca come il decreto sia stato approvato senza aver prima coinvolto le parti sociali. "Non risolve assolutamente il problema della carenza di medici negli ospedali".