Covid a Pasqua, le regole e restrizioni da rispettare: dove servono green pass e mascherine
Per il terzo anno di seguito sarà una Pasqua caratterizzata dal Covid. Le differenze, però, saranno molte: non ci saranno né lockdown né zone rosse, ma le ultime restrizioni rimaste in piedi nonostante il percorso di graduale eliminazione delle regole messo in campo dal governo. Il freedom day italiano, infatti, sarà il primo maggio. Solo allora abbandoneremo il green pass e – almeno secondo i piani – le mascherine al chiuso. Per Pasqua e Pasquetta non ci saranno regole particolari – come i limiti per gli ospiti che si possono ricevere a casa – ma semplicemente quelle che già siamo chiamati a rispettare quotidianamente. E riguardano, appunto, la certificazione verde e le mascherine.
Chi sceglierà di viaggiare a Pasqua dovrà avere il green pass: per salire su treni, aerei, pullman e in generale mezzi di trasporto pubblici a lunga percorrenza – o anche locali – serve la certificazione verde base, ovvero quella ottenibile anche con tampone negativo. Non è più necessario, invece, il green pass per soggiornare negli alberghi. La certificazione verde base serve per mangiare nei ristoranti e nei bar al chiuso, ma anche in questo caso basta il tampone. Non ci sono limiti, come dicevamo, per i pranzi e le cene a casa.
Il percorso di riaperture, insomma, prosegue nonostante la circolazione del virus sia ancora molto alta. Una regola rimasta in vigore – che probabilmente sarà l'ultima a essere rimossa – è l'obbligo di mascherina al chiuso. Dovrebbe decadere il primo maggio, ma non è detta l'ultima parola. Gli esperti, infatti, sono preoccupati per l'alto numero dei contagi, mentre lo stesso ministro Speranza ha parlato di una valutazione più approfondita che verrà fatta solo dopo le vacanze di Pasqua.
Il super green pass – e quindi solo vaccinati contro il Covid e guariti – è necessario anche per cinema e teatri, ma anche per palestre e piscine al chiuso. La certificazione verde rafforzata è obbligatoria anche per l'accesso alle discoteche, così come per i centri benessere, i centri culturali e sociali, i bingo e casinò. Niente più green pass – di nessun tipo – è richiesto invece per entrare nei negozi.